Forza Italia, cena low cost al Vomero aspettando Berlusconi

Forza Italia, cena low cost al Vomero aspettando Berlusconi
di Carlo Porcaro
Domenica 18 Febbraio 2018, 12:01
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Panorama mozzafiato, menù di pregio e spesa nel segno della crisi. La cena di finanziamento per Forza Italia, in programma stasera a Villa D'Angelo in via Aniello Falcone, costerà «solo» 250 euro e non 500 come in tante altre occasioni. Una quota minima per chi vi parteciperà comunque alta ma non esorbitante in modo da consentire a più fan di accomodarsi ai tavoli. Cena di fundraising insomma con tanto di Iban intestato all'associazione «Orizzonti azzurri».

Saranno presenti tutti i massimi dirigenti del partito, da Mara Carfagna a Paolo Russo passando per Armando Cesaro, Fulvio Martusciello e Stefano Caldoro oltre ovviamente ai tanti singoli candidati. A parlare in pubblico potrebbero essere l'ex ministro delle Pari opportunità e il capo dell'opposizione in Consiglio regionale, anche per mostrare segnali di compattezza dopo le polemiche sulle esclusioni nelle liste. Si era diffusa la voce che stasera potesse arrivare a sorpresa Silvio Berlusconi, ma il suo staff sta predisponendo una serie di tappe in Campania per il prossimo weekend. Appare, quindi, più difficile che possa chiudere proprio a Napoli la campagna elettorale nazionale il primo marzo.
 
Dinanzi ai commensali, molta attenzione già stasera verrà data al lavoro svolto in questi cinque anni di legislatura, che vedono - fonte Open polis - un alto indice di produttività del coordinatore della Grande Napoli Paolo Russo, posizionato al 39esimo posto, secondo deputato campano dopo Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia. Nell'indice di produttività parlamentare il lavoro di deputati e senatori viene analizzato in base a criteri di efficacia utili a distinguere la grande quantità di attività che non producono effetti dalle poche iniziative che invece danno risultati. «Dunque più un provvedimento si avvicina a essere completato più sarà alto il punteggio assegnato a chi presenta l'atto (primo firmatario) o ne è il relatore. Altri punti vengono attribuiti con il consenso ottenuto su un provvedimento, attraverso le firme degli altri parlamentari e, infine, in base alla partecipazione del parlamentare ai lavori. L'insieme di questi parametri - messi a punto nel tempo grazie al confronto anche con molti parlamentari - premia il risultato e il merito politico e penalizza la produzione di scartoffie buone solo a intasare gli uffici», spiegano da Open polis.

Chiedere di essere votati per una conferma che possa spostare in queste ultime due settimane il voto verso il centrodestra soprattutto nei collegi uninominali sembra la priorità. «Questa campagna elettorale è anche la campagna dell'orgoglio azzurro. La storia di Forza Italia è una storia di cui essere fieri perché non è fatta di slide, di tweet, di ordini imposti dall'alto di un blog ma una storia di provvedimenti, iniziative e grandi riforme che hanno cambiato in meglio questo Paese e hanno reso l'Italia protagonista in Europa e nel mondo», così spiega la strategia Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera, che ieri ha fatto tappa nel Nolano e, in serata, ad un evento promosso da Giusy Sorvillo, candidata alla Camera con Forza Italia nel collegio uninominale del Vomero. «Noi non siamo quelli del Jobs Act, che ha inondato il mercato di incentivi a pioggia per avere in cambio un lavoro precario e di bassa qualità - ha proseguito Carfagna - noi siamo quelli della riforma Biagi, che ha creato un milione e mezzo di posti di lavoro in più certificati dall'Istat. Siamo quelli che hanno ridotto le tasse e aumentato le pensioni minime - ha ricordato - Non abbiamo abolito il ministero per le Pari opportunità come la sinistra, presunta paladina dei diritti delle donne, ma siamo quelli che hanno varato la legge sullo stalking, il primo piano nazionale anti-violenza e finanziato i centri ad hoc. Non siamo quelli che riempiono le strade di rifiuti ma che le hanno liberate come nel 2008, quando abbiamo risolto l'emergenza a Napoli. Questo è il nostro patrimonio di credibilità a cui far appello perché sappiamo che il Paese ha bisogno di un profondo cambiamento ma anche di essere messo in sicurezza. Non possiamo consegnarlo nelle mani di avventurieri da strapazzo, ossessionati dalla gestione del potere come Renzi e neanche di dilettanti allo sbaraglio che ancora stanno studiando il libro di grammatica come i 5Stelle» ha concluso Carfagna.
 
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