Forza Italia denuncia: «Consulenze a chi ha altri incarichi alla Regione»

Forza Italia denuncia: «Consulenze a chi ha altri incarichi alla Regione»
di Fulvio Scarlata
Venerdì 8 Giugno 2018, 10:19
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«Consulenze alla Regione per persone che hanno già incarichi in società controllate da Palazzo Santa Lucia»: Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia, denuncia quello che a suo avviso è conflitto di interessi causato da Vincenzo De Luca. «Nonostante i proclami - dice l'esponente forzista - rimangono alcuni gravi episodi di commistioni che vanno contro la logica del controllo degli sprechi».

Le consulenze alla Regione sono sempre un nervo scoperto. De Luca ha sempre annunciato che avrebbe tagliato pesantemente le consulenze. Per Forza Italia la situazione nella realtà non è così. E soprattutto ci sarebbero dei casi clamorosi: «Buona regola vorrebbe che chi dirige una società regionale non dovrebbe ricevere altri i incarichi, ancor più in strutture che le finanziano o le controllano. In Campania, purtroppo, questo non succede» spiega Cesaro.
 
Il capogruppo di Forza Italia prova a essere più preciso: «Permangono infatti diversi episodi di gravi commistioni: nomine di alcuni consiglieri di amministrazione di note società in house che allo stesso tempo risultano consulenti in altre società e fondazioni. Il governo De Luca, che proprio recentemente si è prodigato a raddoppiare le dotazioni finanziarie di alcune di queste società che, peraltro, continuano a modificare i progetti in corso d'opera raddoppiando tempi e costi, con palese violazione del principio di economicità, trasparenza ed efficienza, non può lasciare in piedi certe situazioni che versano in evidenti conflitti di interesse».

Rispettando criteri di garantismo, Cesaro non parla di nomi. Che vengono, invece, segnalati dagli uomini di Forza Italia. Il riferimento del capogruppo è prima di tutto a Nicola Oddati, consigliere di amministrazione alla Scabec e consulente per l'Ifel «che gestisce i Poc, i fondi europei destinati alla cultura, di fatto dà i soldi a se stesso». In realtà l'Ifel non è una società regionale, ma dell'Anci, l'associazione dei Comuni campani. «Sono un professionista che avendo un curriculum specifico e avendo lavorato per enti pubblici, visto che sono stato assessore ai fondi europei al Comune - ribatte Oddati - faccio selezioni pubbliche che sono verificabili. Alla Ifel non controlliamo fondi europei, io faccio assistenza tecnica di monitoraggio, le decisioni vengono prese altrove. Fra l'altro per la cifra non certo mostruosa di 30mila euro lordi all'anno, parliamo di 1200 euro al mese. Quando mi sono candidato per la segreteria provinciale del Pd mi sono anche autosospeso, soprattutto per mancanza di tempo. Ma questo è il mio lavoro, sono un professionista a partita Iva».

Gli altri casi citati dallo staff di Cesaro sono quello di Vincenzo Belgiorno, liquidatore della società regionale Arcadis, che era pronto a diventare presidente dell'Arpac ma l'incarico non è mai stato conferito dalla Regione per incompatibilità con la docenza universitaria di Belgiorno. Citato anche Gabriele Dandolo, consulente della comunicazione di Sviluppo Campania e del presidente della Regione, un caso per i forzisti di doppio incarico. E viene indicato anche Lorenzo Lentini, tra gli avvocati di De Luca e consulente legale per l'aeroporto di Pontecagnano.
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