Fulvio Scarlata
«Partiamo da un dato: sulle Universiadi è stato accumulato

Giovedì 5 Luglio 2018, 07:30
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Fulvio Scarlata
«Partiamo da un dato: sulle Universiadi è stato accumulato un ritardo impressionante, sia sul piano organizzativo che su quello logistico-realizzativo. È tempo perso inseguire responsabilità. Un dato è inconfutabile: nessuna delle forze politiche attualmente al governo, Lega e 5 Stelle, è responsabile di questo stallo». Pina Castiello, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Mezzogiorno, è stata tra i protagonisti del vertice di martedì a Roma su Napoli 2019. E sembra avere le idee molto chiare su cosa fare: «Ci assumiamo noi la responsabilità di realizzare i giochi degli universitari, servono superpoteri per portare avanti un evento finito su un binario morto».
Che significa?
«Che dobbiamo trasformare le difficoltà in opportunità e correggere errori strategici: le Universiadi devono diventare una grande vetrina del Sud nel mondo».
Il nodo principale resta quello del villaggio olimpico. È praticabile la soluzione delle navi da crociera?
«Napoli è la città del mare, con un porto straordinario, carico di storia: promuoverlo e valorizzarlo non è un ripiego ma l'obiettivo prioritario. Perciò la soluzione delle navi da crociera è un'opportunità straordinaria su cui costruire un grande messaggio: Napoli, città dal fascino antico, punta sul mare, sulle crociere, sulla crescita dell'offerta turistica rivolta a tutto il mondo. Le difficoltà diventano una grande scelta strategica per Napoli e la Campania. Perciò credo che debba essere fatto ogni sforzo per perseguire questo obiettivo».
Installare il villaggio olimpico nel porto crea, però, molti problemi. Come risolverli?
«Proporrò di integrare la cabina di regia con l'Autorità portuale per rendere sinergici investimenti già avviati e da avviare sul fronte water-front e agire affinché questi investimenti traggano un primo grande beneficio promozionale dalle Universiadi. In questa cornice possiamo pianificare la migliore gestione logistica portuale: gli interventi di arredo urbano dovranno trasformare il porto in una grande oasi universitaria a diretto contatto con la città storica».
Come superare i ritardi per realizzare questo progetto?
«Il sottosegretario Giorgietti è stato chiaro: servono superpoteri per far ripartire un evento finito quasi in un binario morto. Concordo in pieno con la sua proposta. E aggiungo, servono pieni poteri per tre grandi emergenze: realizzazione delle opere, organizzazione logistica e accelerazione dell'intero sistema legato alle Universiadi».
Un commissario, però, c'è già...
«Abbiamo già chiesto al prefetto Luisa Latella un crono-programma definito in ogni singolo dettaglio progettuale, autorizzativo ed esecutivo. In base a questa pianificazione valuteremo la tempistica da proporre nell'ambito dei superpoteri».
I superpoteri sono un concetto vago: che significano concretamente?
«Per le opere già in cantiere e quelle già appaltate valuteremo un addendum contrattuale che preveda l'accelerazione in corso d'opera dei lavori. Per i lavori non ancora appaltati si prevedano nei capitolati d'appalto cantieri h24. Si lavori giorno e notte, sette giorni su sette, estate compresa. Non possiamo perdere più un giorno e dobbiamo recuperare velocemente quelli persi negli ultimi due anni. Vogliamo eliminare opere superflue o ferme, le risorse vanno indirizzate ad accelerare i cantieri già avviati o decisivi per la manifestazione».
Il governo come vuole intervenire?
«Valuteremo se con un decreto o meno».
C'è già un nome o un ventaglio di nomi?
«I nomi non mancano. Per ora lavoriamo all'idea. Pensiamo a superpoteri che possano essere delegati anche ai sindaci, ai rappresentanti degli enti locali, all'autorità portuale e alla stessa Regione. Tutti devono essere responsabilizzati, non contano le bandiere politiche. Serve uno sforzo per unire piuttosto che dividere, cooperare piuttosto che escludere. Occorre un impegno forte di concretezza e fantasia, serve il coraggio delle sfide coraggiose e lungimiranti».
Niente prefabbricati alla Mostra d'Oltremare, dunque?
«Preferisco che lo Stato spenda per implementare un porto strategico in chiave di sviluppo turistico futuro piuttosto che vedere ingenti risorse sprecate per realizzare casette per 17 giorni destinate a trasformarsi, bene che vada, in ghetti per senzatetto. Il parco straordinario della Mostra d'Oltremare è un'oasi di vita anche per le Universiadi senza chiuderlo alla città. Immaginiamo le Universiadi come in una grande vetrina per il Sud e la Campania. Perciò ho già comunicato al sottosegretario Giorgetti che verificherò personalmente Comune per Comune a che punto sta ogni singola opera. Le Universiadi sono una grande vetrina mondiale per il Sud, la Campania e Napoli. La sfida è a portata di mano, serve coraggio e determinazione. E noi vogliamo dimostrare di essere pronti».
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