Gaetano Manfredi candidato sindaco a Napoli: «Basta tensioni interne, ora lavoro e progetti per unire la coalizione»

Gaetano Manfredi candidato sindaco a Napoli: «Basta tensioni interne, ora lavoro e progetti per unire la coalizione»
di Luigi Roano
Lunedì 6 Settembre 2021, 11:00 - Ultimo agg. 15:21
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Professor Gaetano Manfredi - candidato sindaco del centrosinistra e del M5S - è soddisfatto delle liste e dei candidati che schiera per la scalata al Comune?
«Sì, ho fatto un lungo lavoro d'ascolto in tutta la città, ho fatto tanti incontri per coinvolgere in questa campagna elettorale i napoletani e i candidati si stanno impegnando molto ed è questo quello che serve a Napoli per ripartire: un grande impegno. Nelle mie liste c'è tanta società civile, ci sono tanti mondi, il volontariato, i giovani la parte migliore della città che si mette in gioco. Poi come dico sempre un civismo senza l'apporto della politica non esiste, soprattutto quando si amministra una grande città la relazione politica è fondamentale per difenderne i diritti sul piano nazionale».

Uno dei partiti principali della sua coalizione, il Pd, è afflitto da tensioni interne moto forti, la preoccupa questa situazione a meno di un mese dall'apertura delle urne?
«Il Pd rappresenta una forza fondamentale dell'alleanza, da loro mi aspetto un contributo importante sul versante delle idee, dell'amministrazione e della politica e mi auguro si stabilizzino le loro dinamiche, alla fine bisogna ragionare tutti sul bene di Napoli, non alle beghe interne».

C'è chi sostiene che l'alleanza di centrosinistra sia senza argini, con confini labili: nella sostanza abbia una identità debole cosa risponde al riguardo?
«L'identità la fanno le famiglie politiche che sono dentro la coalizione sono quelle che la rappresentano e con noi ci sono i civici, i mondi del lavoro i partiti come il Pd e il M5S, i giovani, le professioni. È una coalizione frutto di mediazione e il risultato mi sembra soddisfacente.

Le nostre liste sono l'espressione della città, la qualità è buona potremmo avere un Consiglio comunale di qualità».

Senta professore a Chiaia Giovanna Mazzone proviene dalla Lega ed è la candidata alla presidenza della Municipalità. Non trova sia una anomalia?
«È stata proposta da Azzurri per Napoli. Quello che mi è stato raccontato è che la Mazzone sta da sempre all'opposizione anche nella Municipalità di Chiaia. Esiste una autonomia nelle scelte politiche e va lasciata, poi saranno chiaramente i cittadini a scegliere».

Soprattutto per le Municipalità si è avuta la sensazione che il parto delle scelte sia stato difficile o no?
«Non è stato facile gestire tredici liste e tutte le Municipalità, io ringrazio il mio staff per il lavoro fatto».

Il suo principale competitor Catello Maresca rischia di perdere un paio di liste per strada...
«Questa è una cosa che compete agli organi competenti io mi affido alle Istituzioni sono loro che devono decidere sulla validazione».

Oggi torna il capo del M5s a Napoli in un quartiere simbolo di sofferenza ma anche della speranza di rinascita, cosa chiederà al leader grillino?
«A Conte chiederò - come ho fatto e farò anche per agli altri leader che verranno - di tenere alta l'attenzione su Napoli. Arriveranno presto molti finanziamenti e Napoli si aspetta molto dal Governo. Bisogna fare un sforzo di coesione, Napoli deve tornare a essere un grande tema nazionale».

Napoli è considerata un laboratorio politico del resto è l'unica grande città metropolitana dove Pd e M5S sono alleati e convergono sul suo nome. Come stanno le cose?
«Napoli è da sempre una parte importante dell'intero Paese. A me interessa che si faccia uno sforzo parlando si sviluppo, di opportunità da creare per la città e i napoletani, di miglioramento dei servizi piuttosto che di formule politiche».

Più concretamente?
«Dobbiamo avere servizi di maggiore qualità e omogenei sul territorio e nei quartieri che sono stati abbandonati in questi anni, far ripartire lo sviluppo, l'edilizia, le opere pubbliche. A Napoli non c'è una gru in movimento, segno di una città ferma abbiamo bisogno di un nuovo progetto per Napoli e il Pnrr è una grande opportunità».

Dovesse vincere troverà un bilancio non approvato o addirittura un commissario: sarebbe un problema per il nuovo sindaco?
«La mancata approvazione del bilancio da parte della giunta uscente ha prodotto e produrrà gravi problemi per la tenuta finanziaria del Comune. La nomina di un commissario a ridosso del voto per la nuova consiliatura non rappresenta una soluzione idonea per la città. L'impianto del Patto per Napoli delineato prima della mia candidatura è finalizzato infatti anche ad evitare il dissesto».

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