Gaetano Manfredi candidato sindaco di Napoli, Pd-M5S allo sprint finale: «Bisogna accelerare»

Gaetano Manfredi candidato sindaco di Napoli, Pd-M5S allo sprint finale: «Bisogna accelerare»
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 17 Maggio 2021, 11:00 - Ultimo agg. 18:19
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La parola d'ordine ora è accelerare. È il pensiero delle segreterie nazionale e napoletana del Pd che in questo weekend hanno lavorato sulla partita di palazzo San Giacomo rendendo infuocate le linee telefoniche. Con l'idea che se il nome del candidato sarà Gaetano Manfredi, punto di accordo tra Pd, M5s, deluchiani e forze moderate, allora che si sciolga finalmente il nodo. Anche perché la data del voto, ragionano sempre tra Roma e Napoli, si sta avvicinando pericolosamente. 

E con il passare delle ore aumentano anche le preoccupazioni del lavoro incessante che dall'altro lato sta facendo Catello Maresca in quota centrodestra.

Una preoccupazione espressa anche dal governatore De Luca a cui è stato riferito degli incontri tenuti dal magistrato napoletano. Compreso uno, nei giorni scorsi, presso l'istituto Pascale con un paio di primari. «Serve darsi una mossa, accelerare», ha ripetuto infatti anche l'ex sindaco di Salerno con i suoi riferendosi alla partita napoletana che rischia di complicarsi. Tra le incertezze dell'ex rettore che ancora non ha sciolto i nodi e il lavoro del suo probabile competitor diretto. Anche per questo si era pensato ad un vertice, tra oggi e domani, tra le forze deluchiane per spronare partiti a superare l'impasse. Una cosa simile al vertice di una decina di giorni fa che però ha prodotto una sorta di documento imprimatur sull'ex rettore della Federico II che ha indispettito proprio quest'ultimo rischiando di far saltare tutto. Anche per questo, per evitare altri testa coda, sembra che il vertice delle forze deluchiane prima convocato sia stato stoppato. Per evitare non solo incidenti ma anche veleni con Pd e Cinquestelle. Che tra l'altro viaggiano ormai in un'alleanza ben salda da formalizzare, finalmente anche in una photo opportunity, tra domani e dopodomani alla fine di un vertice napoletano. Per chiudere già su Gaetano Manfredi, se dovesse, ed è quello che si spera, cancellare tutte le riserve, e decidere di scendere finalmente in campo. 

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Un passaggio che metterebbe d'accordo tutti all'ombra del Vesuvio, una coalizione che va dai dem ai grillini passando per deluchiani e civiche sino a Mastella. E sarebbe benzina anche nel motore del segretario nazionale che chiuderebbe così un patto con l'M5s in una grande città. Con la speranza che si possa anche replicare. D'altronde i grillini, escludendo Roma, sembrano ormai pronti anche ad andare assieme sin dal primo turno. «Il movimento 5 Stelle e il Pd non devono sottostimare la portata delle prossime elezioni amministrative. M5s resta la forza più numerosa a livello parlamentare, e sul territorio sappiamo di essere determinanti in particolare in alcuni comuni chiave come Bologna, Napoli e Torino, dove un accordo tra Pd e M5S può consentire di non lasciare quei comuni alla deriva», dice non a caso ieri il sottosegretario grillino all'Interno Carlo Sibilia che ha rotto gli indugi e propone un patto sin dal primo turno con il partito di Letta anche a Bologna, convergendo su un nome del Pd. Sul modello di quanto fatto a Napoli.

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