Gaetano Manfredi sindaco di Napoli: «Saremo all'altezza della sfida»

Gaetano Manfredi sindaco di Napoli: «Saremo all'altezza della sfida»
Lunedì 4 Ottobre 2021, 20:52 - Ultimo agg. 5 Ottobre, 07:21
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«Napoli ha chiaramente detto vogliamo voltare pagina, noi non siamo solo pizza e mandolino ma siano città di grande competenza e professionalità. Saremo all'altezza della sfida, riusciremo a dimostrare di essere all'altezza delle migliori città europee». Ma «pretendiamo di avere quello che meritiamo perché Napoli non è più una città senza reputazione ma ha una grande affidabilità e grande reputazione». Lo ha detto il nuovo sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha spiegato: «Lo faremo insieme alla Regione Campania, con un rapporto istituzionale franco e continuo, e di questo ringrazio il presidente De Luca con il quale abbiamo lavorato benissimo fino ad oggi e sempre più in futuro. Lo faremo insieme al Parlamento, che dovrà sentirsi responsabilità delle necessità di Napoli e del Mezzogiorno, e ringrazio il presidente Fico che è qui. Poi lo faremo insieme al governo perché è la sfida di tutti, la sfida di Napoli e dell'Italia, e ringrazio il ministro Di Maio e il vicesegretario Provenzano», ha aggiunto il nuovo primo cittadino, citando i leader presenti alla sua conferenza stampa, annunciando il primo impegno concreto.  «Riaprirò il Comune perché i cittadini mi dicono che chiamano e nessuno risponde al telefono».

«Ho sentito Conte, è molto contento del risultato. Conte è sempre stato vicino, insieme faremo un grande lavoro», ha rimarcato il professore universitario, ex rettore della Federico II e ministro nel governo bis del leader grillino. «Chi conosce la mia storia lo sa, io sono stato sempre autonomo», ha però puntualizzato. «Essere autonomi non significa non dialogare o non confrontarsi con gli altri. Confondiamo l'autonomia con l'idea che uno fa tutto di testa sua. Io sono stato sempre autonomo ma ho sempre parlato con tutti, userò questo metodo: essere autonomo ma parlando con tutti». Perché «non si governa da soli. Veniamo da tanti anni di uomini soli al comando e i risultati non sono stati straordinari». Questo senza dimenticare il grande risultato elettorale al primo turno. «Bassolino e Clemente? Quando si governa, lo si fa dialogando con tutti.

Ma è chiaro che c'è una differenza tra chi ha vinto e chi no», ha detto Manfredi. 

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A proposito dell'astensionismo. «La metà dei cittadini che non ha votato a questa tornata è la stessa che non aveva votato l'altra volta. La grande sfida della politica è di avvicinare di più i cittadini al voto e, se tanta gente non ha votato alle Comunali, è perchè i Comuni sono stati abbandonati». Il motivo? «Le politiche fatte a livello centrale hanno fortemente penalizzato i Comuni, determinando servizi scadenti e situazioni di dissesto, quando i cittadini non vedono futuro e non hanno una speranza non votano. Se ribaltiamo questo schema, i cittadini si riconosceranno nella politica perchè avranno risposte e andranno a votare. I cittadini guardano ai progetti, non alle forze politiche». 

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