Gaetano Manfredi sindaco di Napoli: «Movida, contro il caos stop ai locali dedicati alla vendita da asporto»

«Lo stadio di venerdì sera durante la partita con la Juve ha dimostrato quanto la tifoseria di Napoli sia civile e sportiva»

Gaetano Manfredi sindaco di Napoli
Gaetano Manfredi sindaco di Napoli
di Luigi Roano
Lunedì 16 Gennaio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:00
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Allora sindaco Gaetano Manfredi: il ministro dell'Interno Piantedosi ha annunciato una serie di misure per contenere la criminalità - in particolare a Roma, Milano e Napoli - e la cosiddetta malamovida. Qual è quella che la convince di più rispetto a quanto accade in città?
«Il maggiore impegno nelle modalità del controllo del territorio. Una distribuzione diversa sul territorio. Penso ai controlli alla Stazione centrale che stiamo concordando con il Prefetto e tutte le forze dell'ordine»

Cosa significa forze distribuite in maniera diversa?
«Avere più pattugliamento del territorio con una maggiore presenza fisica. Un coordinamento più efficace tra forze dell'ordine, vigili urbani ed Esercito. Naturalmente fatto con più personale sia in maniera permanente che aggiuntivo».

Misure che dovrebbero - come dice il ministro - aiutare la gestione anche della movida, che ne pensa?
«Il tema del controllo della movida l'ho sollevato in tutti gli incontri anche con gli altri sindaci. A noi servono strumenti normativi più flessibili per ridurre la concentrazione dei locali in determinate aree, dobbiamo avere la possibilità di pianificare».

Vale a dire?
«Ci sono dei livelli di saturazione in alcune aree - e non riguarda solo la movida, penso anche al turismo - e abbiamo bisogno delle soglie al di sopra delle quali non si può andare nell'aprire nuovi locali destinati a cibi da asporto. In questo modo si distribuiscono turismo ed economia anche in altri luoghi».

Non è stato raccolto dal ministro il suo appello di non proibire a tutti i tifosi del Napoli di andare in trasferta dopo la guerriglia in autostrada: è dispiaciuto?
«Rispetto la scelta del ministro, lo stadio di venerdì sera durante la partita con la Juve ha dimostrato quanto la tifoseria di Napoli sia civile e sportiva, quindi penalizzare tanti tifosi mi sembrava eccessivo.

Mi auguro interventi duri e selettivi in modo da poter tutelare i veri tifosi».

Sindaco, in città si registra un'atmosfera positiva, grazie al cammino del Napoli. È possibile trasformare tanto entusiasmo in un progetto costruttivo? Passare dall'emotività alla costruzione di una città in grado di dimostrarsi leader in altri settori, dal turismo alla imprenditoria?
«Da un anno e mezzo stiamo portando avanti la sfida di ridare fiducia ai cittadini. Questa è la sfida, è una cosa che deve partire dal lavoro che manca, dall'organizzazione e dalla gestione della città e che richiede una forte partecipazione dei cittadini che devono credere in una città capace di essere leader anche a livello internazionale questo clima aiuta ma non basta».

E cosa intende fare il Comune?
«Faremo nei prossimi mesi un piano della gestione del turismo con gli operatori del settore per il miglioramento dei sevizi e questo è un modo per far fare un salto di qualità alla città. In questo 2023 uno degli obiettivi è far partire i cantieri del Pnrr abbiamo lavorato in maniera importante su progetti e finanziamenti. Penso in particolare a quelli sui parchi, per le scuole, le sgtrade abbiamo tante cose da mettere a terra deve essere l'anno in cui la città deve iniziare a vedere i cambiamenti».

Ma se poi i cantieri durano in eterno...
«Questo dipende dalla regolarità dell'azione amministrativa e dalla regolarità dell'erogazione dei finanziamenti. Ci stiamo lavorando».

Torniamo alla sicurezza e al decoro: il ministro ha parlato dei senza dimora che si concentrano nei pressi delle stazioni perché hanno paura di rimanere soli. È d'accordo?
«Dobbiamo partire da un principio di solidarietà e aiutarli in un percorso di reinserimento, spesso sono persone che rifiutano aiuto e sono pieni di problemi anche a livello di salute. Dobbiamo avere efficaci percorsi, non basta aiutarli in strada, anzi questo potrebbe significare allungare ancora di più la loro situazione. Ci vogliono investimenti e coordinamento tra le Istituzioni e noi ci stiamo provando».

Lei ieri ha incontrato Bonaccini - candidato alla segreteria nazionale del Pd e governatore dell'Emilia Romagna - uno che sull'autonomia differenziata ci ragiona...
«L'autonomia non può fotografare i divari di oggi: i cittadini devono avere tutti gli stessi diritti garantiti dalla Costituzione casa, sanità, scuola. E il principio della spesa storica non lo garantisce e per me è inaccettabile. Poi bisogna discutere del ruolo delle Città metropolitane e dei comuni se si parla di autonomia. Non si può prescindere dal ruolo di questi due enti che di fatto erogano i servizi. Io penso che in questa revisione ci deve essere uno spazio per Città metropolitane e comuni a cui devono arrivare direttamente i finanziamenti europei come nel resto d'Europa».

Teme un neocentralismo regionale?
«Le Regioni hanno un ruolo di programmazione previsto dalla Costituzione, ma i sindaci sono quelli che sanno bene cosa serve ai cittadini. Il rafforzamento dei poteri dei Comuni per potenziare l'erogazione dei servizi pubblici è un tema che io affronterei».

Napoli capitale dei percettori del reddito di cittadinanza, un esercito di 200mila persone che tra qualche mese sarà senza nessun sostegno. Come se ne esce?
«Un grande problema da affrontare. Da un lato si deve dare sostegno al reddito, non lo si può togliere alle famiglie povere non è giusto. E poi l'altro tema è la mancanza di politiche di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro e non si sta facendo nulla. C'è gente che non può lavorare perché non risponde ai bisogni che hanno le imprese».

Come è il rapporto con il governo?
«Corretto e istituzionale parlo con molti ministri. E sul Patto per Napoli non ci sono problemi: abbiamo rispettato tutte le scadenze. Tuttavia ci aspettiamo interventi normativi per affrontare le criticità sul grande tema della casa del rapporto con chi occupa quelle dell'edilizia residenziale pubblica»

Cioè?
«Penso alle morosità storiche da gestire con politiche di accompagnamento per facilitare la regolarizzazione di queste posizioni».

Ha detto che il 2023 sarà l'anno in cui si inizieranno a vedere i cantieri, si apriranno anche quelli al Centro direzionale dopo il varo della Variante al Prg?
«Le prossime settimane partiremo con un piano operativo che darà risposte immediate nella gestione dei servizi al Centro direzionale con interventi di manutenzione straordinaria. Contestualmente apriremo il tavolo con la Gesecedi per capire chi deve fare cosa».

E su Bagnoli come si sta muovendo il sindaco commissario?
«Procedono le operazioni di bonifica c'è interlocuzione con il governo, l'obiettivo è far partire subito la ricostruzione di Città della Scienza».

A giugno scade la convenzione con la Ssc Napoli per la gestione del Maradona. Un momento delicato: sta già parlando con De Laurentiis di questo appuntamento?
«Il rapporto è ottimo, stiamo sistemando tutte le pendenze che c'erano da anni. Stiamo facendo i lavori per ospitare l'Italia che mancava dal Maradona da 10 anni. Con De Laurentiis valuteremo insieme sia il percorso futuro e quali interventi sono necessari per lo stadio: il Maradona deve funzionare sette giorni su sette». 

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