L'appello «alla concretezza» il sindaco lo fa ben prima che iniziasse il Consiglio comunale, quasi se lo sentiva che la sua maggioranza era un po' distratta dalla campagna elettorale e in effetti in Sala dei Baroni si è consumato il secondo flop dell'era Manfredi. La mancanza del numero legale si è materializzata intorno alle 15 con ben 8 assenti nella maggioranza bulgara dell'ex rettore che può contare - con il suo voto - su ben 29 consiglieri contro gli appena 12 delle opposizioni. Il flop arriva subito dopo l'approvazione di tre bilanci dell'Abc, poi il deserto tra i banchi. Giusto il tempo di salvare l'ex Arin dal default poi è scattato il fuggi fuggi. In mezzo, la scenografica protesta di Aniello Esposito consigliere del Pd, è l'ex capogruppo, che per protestare - a suo dire - per la mancata attenzione da parte della giunta e dello stesso sindaco al lavoro degli eletti del popolo - ha utilizzato i suoi dieci minuti di tempo mettendo in scena il silenzio, non ha aperto bocca. Un silenzio che oggettivamente ha fatto rumore così come la sua assenza - e quella del compagno di partito Salvatore Madonna - che ha determinato il flop al pari degli altri suoi 6 colleghi. Cioè i tre del gruppo della sinistra incluso Sergio D'Angelo ex commissario dell'Abc che dopo il voto sui bilanci dell'Azienda da lui fortemente voluto si è dileguato, anche lui accusando la giunta di prestare poca attenzione al Consiglio. Poi a mancare è stato un consigliere del M5S Claudio Cecere, Pasquale Sannino e Gennaro Rispoli. Il sindaco si consola con la salvezza di Abc e spiega: «Si tratta di un importante tassello per il rafforzamento del servizio idrico in città: l'approvazione del bilancio di Abc consente infatti di ottenere l'affidamento del servizio dall'Ente idrico campano e così partecipare ai progetti del Pnrr accedendo a nuovi e determinanti fondi». Soddisfatta anche la presidente di Abc Alessandra Sardu: «L'approvazione di questi tre bilanci di esercizio consentirà di ristabilire finalmente una normalità gestionale e amministrativa in azienda, che è mancata per lungo tempo, e consentirà inoltre di guardare con maggiore convinzione ai prossimi importanti obiettivi, ossia l'affidamento del Sistema Idrico Integrato e la partecipazione ai fondi del Pnrr».
Tuttavia a rileggere le parole del sindaco prima dell'inizio dei lavori in Aula si capisce bene che se i consiglieri hanno da ridire sulla sua squadra, anche l'ex rettore non è felicissimo di come stanno andando le cose: «Credo - racconta Manfredi - che dopo aver superato questa fase un po' di propaganda, perché nel momento delle elezioni tutti cercano di esaltare le specificità delle proprie posizioni politiche, bisogna subito tornare a lavorare sulle cose concrete, tornare a fare iniziative e progetti e trovare risorse per andare avanti nella nostra azione amministrativa e fare il bene della nostra città e dell'area metropolitana».