«Scuole aperte e più telecamere», il nuovo piano per Napoli

«Scuole aperte e più telecamere», il nuovo piano per Napoli
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 6 Gennaio 2022, 09:00
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Niente scenari politici all'ordine del giorno ma la discussione di un patto da firmare a Napoli con i ministri Luciana Lamorgese e Patrizio Bianchi. Sicurezza e scuola, quindi, i temi del tavolo di ieri mattina a palazzo Santa Lucia tra il governatore Vincenzo De Luca, il sindaco Gaetano Manfredi e il prefetto Claudio Palomba. Appuntamento già fissato per il prossimo 19 gennaio con i due ministeri dell'esecutivo Draghi in città.

L'input, in particolare, è del ministro degli Interni Lamorgese su orientamento del governo per dare un segnale di attenzione alla città. Tra gli ultimi omicidi, troppi episodi di delinquenza comune e la piaga dei parcheggiatori abusivi nel cuore della città. A questo si aggiungono poi gli indici di diserzione scolastica che nel capoluogo campano rimangono tra i più alti d'Italia. Per questo, stavolta, la rotta che arriva dal governo e dal Viminale è dare un doppio segnale: non solo provvedimenti che vanno nella direzione della sicurezza urbana ma anche misure per la scuola media inferiore, in particolare. Un doppio binario di cui si è discusso ieri mattina a Santa Lucia in cui sono stati messi a punto anche i dettagli della visita dei due ministri in città proprio per la sottoscrizione del patto.
Dettagli tutti ancora da discutere ed affinare ma l'orientamento è procedere su due strade che sono di stretta competenza dei due ministri. Finanziamenti per implementare la videosorveglianza in città e, molto probabilmente, fondi per tenere aperti i plessi scolastici anche nel pomeriggio. Specie nei quartieri a rischio. «Il tema della sicurezza alla gente non significa solo aumentare le pattuglie in strada. Significa coinvolgere associazioni, scuole, parrocchie», non a caso ha spiegato il prefetto Palomba sin dal giorno del suo insediamento.
In particolare comunque il Viminale punta alla videosorveglianza perché è uno strumento che serve a dare maggiore sicurezza ai cittadini oltre che nella prevenzione dei reati stessi.

Senza contare come a Napoli continui ad aumentare il flusso dei turisti e l'organizzazione di eventi importanti. 

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Tutti fondi che si aggiungono alle misure stanziate dalla ministra Lamorgese a luglio: 8,5 milioni a Napoli (ma 4.463.004 sono legati alla procedura di riequilibrio finanziario) sino alla fine del 2023 (nell'ambito di un pacchetto da 65 milioni) che possono essere usati per l'assunzione a tempo determinato di personale della polizia locale; acquisto e installazione di apparati tecnologici e anche messa in sicurezza e riqualificazione delle aree degradate.
Sulla scuola, invece, l'orientamento è cercare di tenere aperte, nelle prossime settimana quando il picco del contagio sarà si spera alle spalle, le aule anche di pomeriggio. Con l'obiettivo di dare anche una mano alle famiglie. Non a caso il ministro all'Istruzione Bianchi, sin dal giorno dell'insediamento, si è posto l'obiettivo di togliere da mezzo la didattica a distanza, così come vuole il premier Draghi. Un motivo di attrito a distanza, non a caso, con il governatore De Luca che l'altro giorno proponeva di rimandare a fine gennaio il ritorno nelle aule. Provvedimento balenato nelle stanze di palazzo Santa Lucia prima che proprio dal ministero dell'Istruzione arrivasse una moral suasion: in caso di ordinanza restrittiva sarebbe partita l'impugnazione da parte dell'esecutivo. 

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