Galleria Vittoria, l'ultimo pasticcio: per il Comune di Napoli è in fitto ai privati

Galleria Vittoria, l'ultimo pasticcio: per il Comune di Napoli è in fitto ai privati
di Paolo Barbuto
Sabato 14 Novembre 2020, 12:00
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Povera Galleria Vittoria, maltrattata, lasciata marcire, crollata e adesso anche ceduta in fitto dal Comune. No, nessun errore di battitura: secondo il Comune di Napoli, il tunnel della Vittoria fin dal dicembre del 2015 è stato affittato a un'associazione privata che, malandrina, ha pure dimenticato di pagare fino ad oggi, sicché Palazzo San Giacomo è stato costretto a spedire una vigorosa lettera di sollecito con il dettaglio delle somme richieste: 195.800 euro fino al 2019, poi si provvederà all'emissione del bollettino di pagamento per l'anno in corso, il 2020.

Travolto dalla vicenda è Gianluca Minin, patron dell'associazione Borbonica Sotterranea il quale ha scoperto, e attualmente gestisce, la Galleria Borbonica, affascinante sito turistico ipogeo che ha accessi dall'interno del garage Morelli e dal vico del Grottone, dietro piazza del Plebiscito.

Qualche mese fa, all'indirizzo dell'associazione di Minin è arrivato il sollecito di pagamento.

In quel momento si è aperto un tunnel di burocrazia e caos dal quale Minin, nonostante l'esperienza nel mondo sotterraneo, non riesce ancora a venire fuori: «Non riesco a far comprendere alla NapoliServizi che io non ho in fitto la Galleria Vittoria ma un altro sito - Minin sorride perché sa bene di raccontare una vicenda assurda - Del resto sarebbe facile anche per un bimbo comprendere l'assurdità della vicenda e della richiesta economica che mi viene presentata, eppure negli uffici deputati alla gestione del patrimonio comunale nessuno riesce a tirarmi fuori da questa paradossale vicenda».

 

In questa storia un ruolo centrale lo occupa proprio la NapoliServizi, società interamente posseduta dal Comune di Napoli alla quale, fra l'altro, è affidata la gestione del vastissimo patrimonio dell'amministrazione napoletana. A presentare il bollettino per i canoni arretrati è proprio questa struttura nella quale un dipendente ha messo nero su bianco la richiesta di pagamento del fitto per la Galleria Vittoria, e un responsabile, il geometra Domenico Gagliardi, ha apposto la sua personale firma per presa visione. Insomma, non si scappa, quel documento è stato osservato e validato per cui la Galleria Vittoria va ufficialmente considerata tra i beni ceduti in fitto dal Comune.

A dire la verità il paradosso non è sfuggito a sindaco e Giunta, ai quali Minin ha chiesto di intervenire per sanare la situazione. Il problema è che sia de Magistris che l'assessore al patrimonio Clemente, sono rimasti senza parole, non sapevano e hanno promesso che avrebbero fatto qualcosa, ma quel qualcosa evidentemente non è stato ancora fatto perché la NapoliServizi è tuttora convinta di dover pretendere dall'associazione Borbonica Sotterranea 195.800 euro di arretrati per il fitto del tunnel più trafficato della città.

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Inizialmente Minin aveva pensato, per dare clamore alla sua protesta contro l'evidente errore, di piazzare transenne agli ingressi della Galleria Vittoria e chiedere un pedaggio per il transito, visto che il Comune gliel'aveva ceduta in fitto. Ovviamente il proposito non è mai stato messo in atto, però quando c'è stato l'allarme per i cedimenti, il patron della Galleria Borbonica ha avuto momenti di grande preoccupazione: «Ho pensato che nel caos della gestione, in base al quale io vengo considerato affittuario della Galleria Vittoria, qualcuno potesse addirittura pensare di chiedere a me gli interventi di manutenzione e ripristino. Fortunatamente non è accaduto. Cioè non è ancora accaduto perché dalla NapoliServizi mi aspetto qualunque cosa, adesso».

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