Giffoni film festival, la Regione Campania taglia i fondi

E altri tagli sono in arrivo: nel mirino del governatore c'è sempre il San Carlo

Giffoni film festival, la Regione Campania taglia i fondi
Giffoni film festival, la Regione Campania taglia i fondi
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 15 Dicembre 2022, 12:00
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Mezzo milione di euro in meno per il Giffoni film festival. E ben 800mila euro per la fondazione Campania dei festival. Ecco la prima, di un'annunciata scure, che la Regione abbatte sul comparto culturale. Come d'altronde aveva già annunciato il governatore Vincenzo De Luca anticipando una flessione delle risorse regionali destinate per questo settore. Sono i dati che emergono dalla mole di schede e relazioni allegati al Bilancio regionale che si discuterà in aula il 23 dicembre prossimo (prevista la fiducia). Testo appena arrivato in commissione per la discussione, con le parti sociali (due giorni fa è toccato ai rappresentanti di Cgil, Cisl e UIl) e con i consiglieri che hanno tempo sino a domani alle 12 per presentare i loro emendamenti. E se quest'anno non sarà una manovra lacrime e sangue è solo perché la batosta dell'aumento dell'Irpef, che scatta quest'anno (attesi tra i 100 e i 120 milioni di euro), è stato stabilito già 12 mesi fa. «Il disegno di legge di Bilancio è molto in continuità con gli esercizi precedenti: mantiene un profilo di grande prudenza e realismo», ha spiegato in commissione l'assessore Ettore Cinque insistendo sul deterioramento del Pil per il 2023.

A prima vista non c'è alcuna flessione nelle risorse. Vengono, infatti, riconfermati in Bilancio come l'anno scorso i contributi straordinari al teatro San Carlo e al Verdi di Salerno (rispettivamente di 5 e 2 milioni di euro). Attenzione però perché i teatri e tutto il comparto culturale godono dei finanziamenti del Poc, ovvero fondi europei a cui palazzo Santa Lucia non solo compartecipa ma ne programma la ripartizione. E nell'ultima giunta del 3 novembre è stato ricalibrato un taglio per alcuni enti rispetto ad analoga delibera del 2021 sulla promozione e valorizzazione dei beni culturali. E qui, in questa delibera, ecco il taglio per il festival di Giffoni, la creatura di Claudio Gubitosi, che passa da 4 a 3,5 milioni.

Ma il ridimensionamento maggiore arriva per la fondazione Campania dei festival che passa da 4,3 a 3,5 milioni. Un taglio di ben 800mila euro. Seguono le flessioni per 70mila euro per la fondazione Mondragone (200 invece di 270mila) e per la Fiera del libro (da 300 a 200mila euro). Invariati, invece, i contributi per altre 24 realtà. Dal Verdi al San Carlo (1,5 il primo, 2 milioni il secondo), passando per Ravello, i fondi per i 5 capoluoghi e, ovviamente, i 2 milioni per Luci d'artista, la kermesse salernitana cara al governatore. 

Attenzione però. Altri tagli, quasi sicuramente, sono in arrivo. E nel mirino del governatore c'è sempre, come annunciato, il San Carlo. E se il Massimo napoletano è stato salvato nel in questo Bilancio potrebbe non essere così per la tranche di finanziamenti che verranno ripartiti ad inizio anno nuovo. Ovvero il Poc per le annualità 20023/2025: e qui da palazzo Santa Lucia filtra l'ipotesi di un taglio lineare per tutto il comparto nell'ordine del 15-20 per cento rispetto all'anno precedente. Vedremo.

Sempre rimanendo nel settore cultura/bilancio nella manovra che andrà al voto vengono stanziati 15 milioni per ciascun anno finanziario (2023-2025) per lo spettacolo e 5 milioni per il fondo regionale per l'attività cinematografica.

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Per il sostegno al sistema bibliotecario e museale regionale vanno invece 833mila euro per gli anni 2023 e 2024 ed euro 803.000 per l'anno 2025 e 145.000 euro per ciascuno degli anni finanziari 2023/2024/2025. Qualche mugugno invece arriva dall'opposizione, in testa la consigliera ex M5s ora nel misto Maria Muscarà, per i fondi destinati ai siti Unesco. Poco, pochissimo: appena 100mila euro per il 2023 per tutti i sei siti (centro storico di Napoli, Pompei ed Ercolano, Reggia di Caserta, San Leucio e costiera Amalfitana). Gli stessi 100mila euro (sempre nel capitolo Unesco) al fondo pizzaioli napoletani. Infine, anche quest'anno per garantire gli stipendi ai lavoratori, viene previsto un contributo straordinario di 2 milioni per Città della Scienza. 

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