«Dicono che non ho attenzione per il Sud, io ho dedicato al Mezzogiorno l'ultima settimana di campagna elettorale. E noi chiudiamo in Campania, a Napoli, venerdì 23 settembre alle ore 16 all'arenile di Bagnoli». Giorgia Meloni, dal palco di Caserta dove oggi pomeriggio ha tenuto il suo comizio, ha annunciato che chiuderà la campagna elettorale proprio a Napoli. La decisione era nell’aria, ma ha voluta dare lei stessa la conferma.
Intanto si apre un caso tra la leader del centrodestra e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Al comizio di Caserta sono comparsi sparuti ma rumorosi contestatori che hanno cercato di distrubare la campagna elettorale della presidente di Fdi: «Loro si divertono così - ha detto Meloni dal palco - non hanno niente da fare, sono figli di papà. Stavano sulla barca di papà fino al 1 settembre, noi siamo stati in piazza pure ad agosto. Ad ogni nostra manifestazione c'è sempre un gruppo di contestatori che arriva, vi ringrazio che non rispondete. Si sta cercando l'incidente, Lamorgese conferma di non saper fare il suo lavoro. Ma si attaccano, noi siamo di un altro livello. La sinistra - ha poi aggiunto - vuole questo, non me li filo per niente. Stasera chiederò al ministro dell'Interno se si può fare una campagna elettorale così. L'incompetenza è una cosa, ma c'è un livello oltre al quale devi pensare che lo stanno facendo apposta, mi sono stufata».
Parole di chiarezza Meloni ha voluto dirle sul reddito di cittadinanza: «Chi può lavorare non può prendere il sussidio - ha ribadito - noi dobbiamo fare in modo di creare sviluppo non assistenzialismo».