Giornata della Memoria, a Napoli consegnate sette medaglie e ricordata la vittima più giovane

Giornata della Memoria, a Napoli consegnate sette medaglie e ricordata la vittima più giovane
Giovedì 27 Gennaio 2022, 12:40 - Ultimo agg. 17:50
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Ai familiari di sette cittadini napoletani che furono deportati e internati nei lager nazisti sono state consegnate le medaglie alla memoria. La cerimonia si è svolta negli uffici della Prefettura di Napoli proprio in occasione della Giornata della memoria. Le medaglie sono state consegnate alla memoria Raffaele Assante (Comune di Bacoli), di Raffaele Gallo (Comune di Pollena Trocchia), di Pasquale Miccio (Comune di Sorrento) e di Emiddio Gallo, Giuseppe Leone, Eduardo Nota e Alfonso Sinno (Comune di Napoli).

Alla cerimonia, oltre ai rappresentanti dei Comuni di provenienza dei cittadini insigniti, hanno preso parte diversi esponenti della Comunità ebraica di Napoli e l'assessore alla Legalità della Regione Campania, Mario Morcone.

«Queste medaglie servono a tenere vivo il ricordo», ha detto il prefetto di Napoli , Claudio Palomba, ribadendo che, attraverso l'opera educativa delle famiglie e delle scuole, ogni giorno bisogna dire no all'odio, all'intolleranza.

Il prefetto, infine, ha auspicato che sempre nelle scuole si vada a testimoniare, attraverso i ricordi trasmessi da quanti hanno vissuto la drammatica esperienza della deportazione nei campi di concentramento, «quanto avvenuto 77 anni fa». 

Contestualmente il sindaco, Gaetano Manfredi, con le più alte cariche cittadine, ha deposto una corona di fiori bianchi alla memoria di Luciana Pacifici, la più giovane vittima italiana del nazifascismo che a pochi mesi di vita fu deportata ad Auschwitz con la famiglia. La cerimonia si è svolta nella piazzetta a lei intitolata nel 2015 per volontà dell'amministrazione comunale de Magistris che decise di cambiare il toponimo. La piazza era precedentemente dedicata a Gaetano Azzariti, che fu presidente del Tribunale della Razza.

«Oggi è una giornata importante perché la memoria è il più grande patrimonio per affrontare il futuro - ha detto il sindaco Manfredi - la stagione della Shoah è un monito da trasmettere ai giovani che spesso sono portati da cattivi maestri su strade sbagliate. Napoli è stata ed è grande simbolo della lotta all'antifascismo e ha sempre difeso i valori della democrazia e della libertà. La lotta per la democrazia è una battaglia e un impegno quotidiano che devono fare le istituzioni e i cittadini».

Alla cerimonia tra gli altri ha partecipato anche la comunità ebraica napoletana. «La memoria è importante per formare le giovani generazioni ed è un'arma che abbiamo per trasmettere gli orrori del passato e fare in modo che non si ripetano - ha affermato la presidente della comunità ebraica cittadina, Lydia Schapirer - l'antisemitismo dormiente oggi purtroppo sta risorgendo e la società civile deve avere il coraggio di dire basta». A seguire il sindaco ha deposto un mazzo di fiori in piazza Bovio dove alcuni anni fa sono state sistemate delle pietre di inciampo. Le celebrazioni sono state un'occasione per pacificare i legami tra l'amministrazione comunale e la comunità ebraica. Rapporti che si erano interrotti per le posizioni della precedente amministrazione.

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