Giuseppe Annunziata, segretario del Pd di Napoli: «Costruiamo l'alleanza con M5S in Regione Campania»

«Il Pd ora ha una maggioranza stabile e forte, e possiamo guardare con fiducia al futuro»

Giuseppe Annunziata, segretario del Pd di Napoli
Giuseppe Annunziata, segretario del Pd di Napoli
di Adolfo Pappalardo
Domenica 2 Aprile 2023, 11:00 - Ultimo agg. 3 Aprile, 07:40
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«Le Regionali sono tra tre anni: è un'era geologica», ragiona Giuseppe Annunziata, segretario del Pd di Napoli da qualche ora.

Manfredi sostiene che l'alternativa al centrodestra di governo si organizza sul modello Napoli.
«Il Pd ora ha una maggioranza stabile e forte, e possiamo guardare con fiducia al futuro. Il livello di intesa è alto al di là delle visioni diverse, che reputo ricchezze, di De Luca e Sarracino. Ma il tema che loro hanno affrontato è distante nel tempo: ora l'esigenza è un'altra».

Quale?
«Preparare le amministrative, curare i territori specie quelli in cui si sono consumati conflitti e portare avanti gli impegni presi per Comune e Regione.

E in che modo il Pd può fare da cerniera con i due enti e gli alleati. A Napoli c'è una maggioranza ampia e spero che anche in Regione si possa allargare e costruire un consenso più ampio per le prossime regionali. Ma sono tra tre anni, ricordiamolo».

I grillini non ne vogliono sapere di De Luca.
«Non è questione di chi vuole chi ma serve creare un gruppo omogeneo in Comune, Regione e in tutte le amministrazioni che guidiamo. Il mio auspicio è che i grillini siano d'accordo almeno su alcuni temi, anche tra un anno».

In assemblea abbiamo visto due visioni opposte di Pd: non trova?
«De Luca ha ragione quando chiede di rivendicare il lavoro fatto in Regione. Mi sembra giusto rivendicare i risultati a Napoli e in Campania. Su un partito autonomo come chiesto da Sarracino dico che non bisogna essere certo servili ma un pungolo e prenderci le nostre responsabilità. Io non condivido la divisione netta tra partito e amministrazione: non potremmo nemmeno visto che nelle amministrazioni ci siamo dentro sino al collo».

La guerra vera si vedrà sul terzo mandato di De Luca. Lei da che parte sta?
«Credo sia una scelta politica che spetta alla Schlein, io reputo il tema ininfluente in questo momento: da qui a tre anni c'è un'era geologica. Per ora proviamo a trovare cose che ci uniscono. Come l'autonomia: per merito della Schlein, oggi c'è una visione chiara e univoca contro il progetto di legge leghista da parte del Pd. Temi che uniscono tutti, De Luca, Manfredi e la Schlein che vorrei invitare a Napoli per un'iniziativa contro il più grande scippo dal 1861 ad oggi».

Il sindaco Manfredi l'ha investita di grande responsabilità.
«Con Gaetano ci siamo visti più volte e tra qualche settimana presenteremo un'agenda Napoli con i progetti da portare avanti».

Anche con la Regione?
«Su Napoli e provincia lo faremo. Ma alcuni progetti s'intersecano assolutamente con la Regione».

Lei è espressione di Bonaccini ma ha vinto la Schlein.
«Bonaccini ha vinto a Napoli e in Campania ma ci siamo resi conto del nuovo vento che accogliamo con favore. Basta parlare di gruppi o aree: il congresso è finito e la Schlein è il nostro segretario».

Nel frattempo hanno appena commissariato il Pd campano.
«A Misiani daremo una mano per affrontare ogni criticità. Avendo fatto parte della commissione per il congresso regionale fino alla mia candidatura, conosco bene quanto ha ben lavorato il presidente Roberti. Auspichiamo una soluzione della vicenda casertana in modo da permettere a tutti i militanti campani il voto».

Qualcuno è rimasto colpito dell'invito in assemblea a Bassolino.
«Mi voglio confrontare con lui, il mio sogno è farlo tornare nel gruppo Pd in Comune. Con la sua esperienza ci potrebbe dare una mano enorme». 

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