Non poteva che iniziare da Napoli, e da Scampia in particolare, il tour dell'ex premier Giuseppe Conte per difendere il reddito di cittadinanza. Nella città che ha il record di sussidi e nel quartiere dove i grillini hanno il record di voti in Italia da due turni di politiche a questa parte.
«Con questa manovra di bilancio il Governo Meloni vuole togliere tutto a oltre 600mila cittadini nel 2023: fanno cassa su chi non arriva a fine mese. Non sono numeri su una calcolatrice, sono persone e famiglie. Domani (oggi, ndr) da Napoli parte una serie di incontri nelle città da Nord a Sud per conoscere le loro storie: tutti devono conoscere questa realtà. A chiunque può capitare di trovarsi in difficoltà, lo Stato non può voltare le spalle», annuncia ieri l'ex premier in un video per presentare l'iniziativa di Napoli. La prima di una serie che lo porterà nelle piazze da Nord a Sud, ma in particolare nel Mezzogiorno, per difendere il provvedimento-bandiera dell'M5s che ora il governo Meloni (come annunciato in campagna elettorale) mette in discussione con alcune sostanziali modifiche: a cominciare dai criteri per usufruirne che dovrebbero restringere la platea dei percettori.
Annunciato qualche giorno fa, il tour prevede un format in cui a parlare, più che Conte, saranno i percettori di reddito con le loro storie personali. E se il Pd scenderà in piazza il 17 dicembre contro la manovra in generale, l'M5s decide di dare un colpo d'acceleratore puntando, in particolare sull'Rdc. «Nei quartieri dove è più forte la depressione socio-economica, strumenti di difesa sociale come il reddito hanno rappresentato un deterrente alle facili lusinghe della criminalità organizzata. Non permetteremo che questo presidio venga smantellato. Napoli e la Campania - dice Conte a Il Mattino - sono un luogo dove si sentono con forza gli effetti di manovre inique come questa che sta varando il governo: parleremo con i cittadini, ascolteremo le loro ragioni e a partire dalle loro esigenze porteremo a Meloni la voce di un Paese sull'orlo del baratro che dice: nessuno deve rimanere ai margini, nessuno deve rimanere indietro».
Prima dell'appuntamento di Scampia (parco Corto Maltese, in via Hugo Pratt alle 17) il numero uno dell'M5s potrebbe fare capolino anche in centro città: alle 11 in via Medina al presidio di un gruppo di lavoratori ora internalizzato all'Inps servizi organizzato dalla Slc/Cgil. E a Scampia ci sarà anche l'ex presidente della Camera Roberto Fico: «Eliminare questa misura significherebbe colpire la dignità di tante persone in difficoltà a Scampia come altrove, privandole - dice Fico - di quel sostegno che rappresenta ossigeno fondamentale in una fase come quella che il nostro Paese sta attraversando». E se a livello nazionale lo scontro è contro la premier Giorgia Meloni, a Napoli è un match incrociato. Tra i grillini campani che accusano De Luca di «sabotaggio della fase 2 dell'Rdc» e il governatore che avverte l'esecutivo di centrodestra. «I 700 milioni che si risparmieranno devono rimanere al Sud - è l'attacco di De Luca ieri in Consiglio regionale - e non per pagare le bollette delle imprese che sono per la maggior parte al Nord».