«Grate al Plebiscito inappropriate»,
ma Bonisoli apre al Comune

«Grate al Plebiscito inappropriate», ma Bonisoli apre al Comune
Venerdì 8 Febbraio 2019, 12:18 - Ultimo agg. 9 Febbraio, 09:21
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«Le grate di piazza del Plebiscito secondo noi del ministero rappresentano una scelta inappropriata e il ministero ha deciso di fare delle azioni per evitare che accadesse qualcosa di non corretto. Questo al di là della sentenza del Tar. Penso che con un minimo di buonsenso e collaborazione si può trovare una soluzione». Lo ha detto il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli durante la visita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. «Vedrò il sindaco de Magistris il 20 febbraio - ha concluso il ministro Bonisoli - e uno dei temi che affronteremo sarà quello di trovare una soluzione e allo stesso tempo tutelare piazza del Plebiscito che è una delle più belle piazze del mondo».

«A me piacciono i metro e le città con tante linee del metrò. Sulla questione griglie di Piazza del Plebiscito sono ottimista, è possibile una soluzione condivisa
» ha comunque aperto il ministro. «Il 20 febbraio incontrerò il sindaco de Magistris, parliamo di un intervento relativamente piccolo. Non abbiamo cambiato idea. Continueremo a portare avanti le posizioni che pensiamo corrette. Ma con un minimo di buon senso e collaborazione la soluzione si può trovare. Stiamo parlando di una piazza fantastica, tra le più belle del mondo. Sono molto fiducioso».
 

«Napoli deve recuperare il suo ruolo centrale nella cultura italiana e stare allo stesso livello di altre realtà italiane più considerate all'estero» ha quindi detto il ministro. «Ne faccio diverse di queste uscite - ha detto il ministro Bonisoli - e per me è la prima volta qui al Museo Archeologico Nazionale di Napoli ed è una sfida, mi sento piccolo rispetto a quello che si è realizzato nel passato e che vediamo qui nelle opere presenti».  «Sulla mostra mi preme sottolineare che Canova è un grandissimo artista ma non è stata valorizzata abbastanza la sua attività di recupero delle opere di Napoleone in Francia.
Canova ha lavorato alla diplomazia culturale, ai rapporti tra gli Stati grazie ai quali si restituiscono pezzi di arte da uno Stato all'altro. Noi riusciamo a fare questa opera oggi sia recuperando opere italiane che sono finite all'estero sia al contrario che sono in Italia. Questo museo ha una sua identità  - ha detto ancora il ministro Bonisoli -  una sua missione e una sua anima. Il Mann ha un piano strategico che prevede interventi mirati nel corso degli anni, con l'obiettivo di avvicinare il patrimonio culturale ai cittadini. Possiamo fare ancora uno sforzo in più per rendere ancora più comprensibile a tutti il patrimonio culturale. Ci sono vari strumenti e varie tecnologie utili per realizzare questo scopo. Vi è poi anche un discorso economico. Una realtà così viva e pulsante a Napoli, che si pone a confronto e dialoga con l'élite dell'élite come l'Hermitage di San Pietroburgo, crea le condizioni affinché ci sia una ricaduta positiva per il turismo e l'immagine della città che deve restare allo stesso livello di altre realtà italiane che all'estero sono subito considerate quando i parla di cultura italiana». «Se si collabora - ha concluso il ministro - tra musei e tra istituzioni e tra pubblico e privato allora si riesce ad ottenere questi obiettivi».

 
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