Napoli celebra i 75 anni di Ibm in Campania: «Con la tecnologia riduciamo i divari»

Napoli celebra i 75 anni di Ibm in Campania: «Con la tecnologia riduciamo i divari»
di Alessio Liberini
Mercoledì 29 Marzo 2023, 19:04 - Ultimo agg. 19:08
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Negli Stati Uniti gli ormai obsoleti floppy disk non erano ancora stati inventati, mentre in Italia le primissime trasmissioni televisive, in bianco e nero, erano in piena fase di sperimentazione. La sola parola computer risultava praticamente sconosciuta per buona parte degli italiani che al massimo avevano sentito parlare, da qualche voce amica di ritorno da un viaggio oltreoceano, delle primordiali macchine da calcolo.

Era il lontano 1948 quando, in una Napoli del dopo guerra, apriva i battenti la prima sede campana dell’International Business Machine. Dando il via ad una storia fatta di sviluppo, progetti e sinergie col territorio che continua ancora oggi, nonostante siano passati ben tre quarti di secolo.

Un anniversario di grande rilevanza - quello che lega il colosso americano dell’informatica alla città partenopea - celebrato stamane attraverso uno speciale incontro tenutosi a Città della Scienza alla presenza di numerosi protagonisti di rilievo del mondo istituzionale, accademico e tecnologico della Campania. Tutti uniti dall’obbiettivo comune di accrescere una cooperazione lunga ben 75 anni. Guardando sempre avanti verso le sfide future che ci riserva il mare magnum della tecnologia.

Tra progetti di trasformazione digitale, quantum computing e formazione di capitale umano.

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Perché, come racconta direttamente l’amministratore delegato di IBM Italia, Stefano Rebattoni, «celebrare il 75esimo anniversario della presenza di IBM a Napoli è per noi l’occasione giusta per ribadire il nostro impegno in un territorio ricco di eccellenze. Risiedono in Campania, infatti, un sistema Universitario di primaria importanza in Italia, Centri di ricerca e competenza come il CNR, in grado di aggregare conoscenza a disposizione dei maggiori settori industriali, un ecosistema attivo e altamente propenso allo sviluppo e alla trasformazione digitale e green».

Ragion per cui «per IBM - osserva Rebattoni - la sede di Napoli rappresenta oggi, più che mai, un polo di innovazione in grado di accogliere le istanze di digitalizzazione e di convogliare le competenze globali per farvi fronte. Questo anche grazie al contributo del Centro di Competenza e Innovazione multidisciplinare, l’IBM Client Innovation Center (CIC), avviato nell’agosto del 2020, in piena pandemia». «Con l’apertura del CIC – ricorda l’Ad di IBM Italia, aprendo l’evento insieme al Direttore Government and Regulatory Affairs IBM Italia, Alessandra Santacroce e l’assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup di Palazzo Santa Lucia, Valeria Fascione (che ha rammentato ai presenti i tanti numeri positivi registrati in Campania negli ultimi anni) - sono state assunte e formate, grazie a IBM CIC Academy, centinaia di risorse locali. Cervelli che hanno potuto restare in Campania per lavorare a supporto dell’intero Paese. Oggi il CIC è in grado di servire aziende pubbliche e private in tutta Italia, permettendo ai giovani talenti che vi lavorano di sviluppare un percorso di crescita professionale in un contesto internazionale e
multidisciplinare
».

A prendere parte alle celebrazioni sono stati anche i Magnifici Rettori Matteo Lorito, dell’Università Federico II di Napoli e Vincenzo Loia, dell’Università di Salerno. Entrambi protagonisti di un interessantissimo confronto - moderato dal Presidente di Campania Innovation Hub Maurizio Manfellotto - tra il mondo delle aziende ed università a cui è seguito, successivamente, l’intervento del “padrone di casa” Luigi Carrino, il Presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania che ha sede proprio all’interno degli spazi della cittadella, volta alla divulgazione della scienza, di Bagnoli.

Infine, non è mancata la vicinanza all’importante anniversario neanche da parte del primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi. Il quale, vista l’impossibilità a presenziare dal vivo ci ha tenuto ugualmente a far recapitare un messaggio ai presenti: “Come Amministrazione comunale e metropolitana – scrive il sindaco partenopeo -  il nostro obiettivo è accrescere la collaborazione tra enti pubblici, Università e soggetti privati per essere sempre di più una città che guarda al futuro. La tecnologia, l’ho sempre sostenuto in qualsiasi ruolo abbia ricoperto, può essere uno straordinario strumento per ridurre i divari e ampliare le conoscenze. Tutto il Paese deve fare in modo che la ricerca diventi una leva di sviluppo e crescita, ma anche che ciò sia un fattore unificante per fare in modo che i giovani abbiano le stesse opportunità in qualunque parte d’Italia».

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