La città rossa in mano al centrodestra: tifo da stadio per la prima volta di Cimmino a Castellammare

La città rossa in mano al centrodestra: tifo da stadio per la prima volta di Cimmino a Castellammare
di Fiorangela d'Amora
Giovedì 28 Giugno 2018, 00:59 - Ultimo agg. 09:40
2 Minuti di Lettura

Passaggio di consegne e investitura questa mattina a Castellammare per il neo sindaco di centro destra Gaetano Cimmino, che ha ricevuto la fascia tricolore dalle mani del commissario prefettizio Gaetano Cupello. Il vice prefetto dal 6 febbraio scorso era alla guida della città dopo il terzo scioglimento anticipato, in otto anni, di un’amministrazione stabiese. Il primo a cadere per mano dei consiglieri fu il sindaco di centro destra Luigi Bobbio, poi è toccato in questi anni ai democrat Nicola Cuomo e Antonio Pannullo. L’aula Falcone e Borsellino di Palazzo Farnese è gremita, un tifo da stadio per il primo cittadino che promette governabilità e sicurezza. «Una coalizione compatta che mi ha permesso di essere qui per risollevare le sorti di questa città, - spiega Cimmino prima della cerimonia - nominerò una squadra di governo capace e competente, che sia aperta al confronto».
 


Ma ancor prima che il sindaco vestisse la fascia tricolore parte della sua maggioranza già litigava con l’opposizione. L’occasione è la manifestazione antirazzista indetta per mercoledì sera in villa comunale dal coordinamento politico di Liberi e Uguali. Una scelta cui ha risposto a muso duro la Lega, che per la prima volta ha un consigliere comunale eletto in città. «Dire “prima gli italiani” - spiega il coordinamento del movimento di Matteo Salvini – non è uno slogan razzista.Basta a strumentalizzazioni sul nostro pensiero». Vicenda nella quale entra anche il primo cittadino che chiarisce: «Su temi politici ben vengano i confronti anche aspri - ha concluso Cimmino - ma è il caso di abbassare i toni e accantonare le polemiche sterili per il bene della città»

© RIPRODUZIONE RISERVATA