Lsu, la Cisl contro l'assessore Palmeri: «Comportamento irresponsabile»
Martedì 16 Aprile 2019, 20:29
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«È un comportamento irresponsabile da un punto di vista istituzionale quello tenuto dell’assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri che si mostra ancora una volta insensibile alle annose problematiche dei lavoratori socialmente utili. Riteniamo ingiustificabile l’assenza di confronto con le Organizzazioni sindacali sul tanto atteso percorso di stabilizzazione dei oltre 3.500 lavoratori e delle loro famiglie così come avvenuto per i precari della Sanità». È quanto afferma la Cisl Campania: «Se per i lavoratori precari della Sanità il processo di stabilizzazione sta dando buoni risultati, frutto del confronto tra il presidente De Luca con le organizzazioni sindacali, sul versante Lsu tutto tace. A oggi, infatti, dobbiamo registrare ancora una volta la latitanza dell’assessore che sfugge alle richieste del sindacato di sbloccare la preoccupante situazione di stallo e formalizzare un protocollo, sull’esempio di quanto già fatto per la sanità, che definisca le linee condivise di intervento, volte a dare una risposta concreta alle legittime aspettative di questi lavoratori e rimarchi l’impegno della Regione a garantire forme stabili di lavoro. Stiamo parlando di 3.768 lavoratori diffusi tra 167 enti utilizzatori della Campania, di cui 747 in carico proprio alla Regione e che assicurano servizi essenziali. Questi lavoratori hanno maturato in quasi 25 anni un patrimonio di professionalità che non possiamo permetterci di dilapidare. Il lavoro svolto con il ministero del Lavoro per ottenere risorse adeguate per le stabilizzazioni (141 milioni da poter utilizzare fino al 2021) rischia di essere vanificato se non si avvia subito un percorso, anche pluriennale, che assicuri l’assunzione di questi lavoratori. Si tratta altresì di un’operazione quasi a costo zero, dal momento che il contributo annuo riconosciuto per ciascun lavoratore (circa 9.300 € per quattro anni) viene liquidato per intero», conclude la Cisl regionale annunciando una mobilitazione entro la fine di aprile e rivendicando la rimozione degli ostacoli, anche politici, che si frappongono al processo di stabilizzazione degli Lsu.
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