Luigi Manzoni sindaco di Pozzuoli ma c'è già un'inchiesta sulle elezioni: sette denunciati

Luigi Manzoni sindaco di Pozzuoli ma c'è già un'inchiesta sulle elezioni: sette denunciati
di Gennaro Del Giudice
Lunedì 27 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18:46
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Si volta pagina a Pozzuoli. Luigi Manzoni è il nuovo sindaco della città. Al termine di un avvincente testa a testa Manzoni ha staccato di oltre mille voti Paolo Ismeno, quando mancavano pochi seggi ancora da scrutinare, con un parziale del 52.41% delle preferenze contro il 47.59% dell'avversario.

Lo spoglio è andato avanti fino a notte fonda, rallentato da diversi intoppi e contestazioni di schede in alcuni seggi. Luigi Manzoni, 47 anni, ingegnere, è stato per quattro volte consecutivamente consigliere e nell'ultima consiliatura presidente del consiglio comunale. Ha vinto con una coalizione formata da dieci liste tra civiche e partiti (Pozzuoli Democratica, Progressisti Democratici, Uniti per Pozzuoli, Azione, Europa Verde, Pozzuoli Libera, Spazio Flegreo, Partito Socialista Italiano, Noi di Centro Mastella e Noi con l'Italia), bissando la vittoria del primo turno di quattordici giorni fa quando riuscì a ottenere duemila voti in più del competitor. «La città adesso ha bisogno di serenità dopo quanto è accaduto in questi ultimi mesi. Ringrazio chi ha sposato le mie idee. Da domani Pozzuoli e i suoi cittadini verranno prima di ogni altra cosa», ha detto, emozionato, il nuovo sindaco, che tra le prime questioni dovrà affrontare quella del Rione Terra, sulla cui gestione si è abbattuta l'inchiesta che ha coinvolto il suo predecessore Vincenzo Figliolia

Manzoni raccoglierà l'eredità politica lasciata dal due volte sindaco Figliolia al termine di una giornata piena di tensioni sulla quale ha aleggiato l'ombra del voto di scambio, e condizionata dalla scarsa affluenza alle urne che ha fatto registrare il 36.85% dei votanti (pari a 24.157 votanti su 65.522 aventi diritto).

A seggi aperti, infatti, nel quartiere di Monterusciello sono state rinvenute foto delle schede elettorali con l'espressione di voto al candidato sindaco Paolo Ismeno (è da premettere che il candidato è estraneo ai fatti) sugli smartphone di sei giovani del posto, tutti incensurati, fermati all'interno di un bar del quartiere.

La scoperta è stata fatta dai carabinieri della stazione di Monterusciello che hanno dato vita a un'attività investigativa che, successivamente, ha permesso di documentare come i voti fossero stati espressi dietro la promessa di 50 euro a voto, fatta dal fratello di un affiliato al clan Longobardi-Beneduce che attualmente è detenuto in regime di carcere duro. La perquisizione domiciliare a casa dell'uomo, che vive nel quartiere di Monterusciello, ha permesso di rinvenire due blocchetti di matrici di biglietti numerati, consegnati agli elettori al fine di essere posizionato sulla tessera elettorale con l'espressione del voto, analoghi a quelli ritratti nelle fotografie rinvenute sui cellulari dei denunciati. 

Con Luigi Manzoni sindaco siederanno in consiglio comunale Mimmo Pennacchio, Manuela D'Amico, Maria Rosaria Testa, Salvatore Caiazzo (Pozzuoli Democratica); Angelo Guardascione, Gennaro Pastore, Vitale Di Dio (Uniti per Pozzuoli); Tito Fenocchio, Sandro Cossiga, Lydia De Simone (Pozzuoli Libera); Simona Daniele, Leandro Genovese (Progressisti Democratici); Titti Zazzaro, Gennaro Andreozzi (Europa Verde); Vittorio Festa (Spazio Flegreo).

Tra i banchi di opposizione invece siederanno i due candidati a sindaco sconfitti Paolo Ismeno e Raffaele Postiglione (coalizione Possiamo); il primo cittadino uscente Vincenzo Figliolia, Antonio Villani, Marzia Del Vaglio (Figliolia per la Città); Salvatore Maione (Democrazia e Libertà); Paolo Tozzi (Davvero Pozzuoli); Guido Iasiello (Moderati per Pozzuoli) e Gianluca Sebastiano (Insieme). 

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