M5S, Fico a testa bassa: «Si dimettano tutti i presidenti di Municipalità»

M5S, Fico a testa bassa: «Si dimettano tutti i presidenti di Municipalità»
di Maria Elefante
Venerdì 7 Luglio 2017, 12:34 - Ultimo agg. 19:36
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Via tutti i presidenti di municipalità. «Non sono laboratori politici vicino ai cittadini ma carrozzoni che servono solo per raccogliere voti». Il Movimento Cinque Stelle lancia una provocazione. Si. Una provocazione. Con il loro stile «urlato», chiedono di mandare a casa tutti i presidenti e le giunte delle «costosissime» municipalità ma, infondo, sanno che la richiesta è parecchio azzardata. «Abbiamo il dovere di provare a cambiare le cose» spiegano in coro tutte le ‘sentinelle’ pentastellate che sono state inviate nelle varie municipalità napoletane. Sono stati proprio loro, i consiglieri municipali ad elencare tutto quello che non va. «I soldi non ci sono e nemmeno le risorse umane - spiegano - quando chiediamo degli interventi la risposta è sempre la stessa e allora dal canto nostro possiamo soltanto evitare di gravare sulla spesa pubblica. Insomma se ci troviamo di fronte ad una riunione che ha un unico punto all’ordine del giorno preferiamo rinunciare alla presenza».
 


La denuncia di cui si fa portavoce il parlamentare grillino Roberto Fico riguarda soprattutto i costi della politica. È lui a chiedere al sindaco de Magistris che si attui la riforma delle Municipalità: «Chiediamo di adeguare lo statuto ed il regolamento, le dimissioni dei presidenti, l’eliminazione delle giunte e la diminuzione dei consiglieri di municipalità, ed infine, procedere ad un commissariamento - ha sottolineato Fico - si spendono circa 2,5 milioni di euro ma sono buttati al vento. Questi soldi sono il peso politico delle Municipalitá non degli uffici. Con una riforma si potrebbe risparmiare circa mille euro al giorno che si potrebbero utilizzare per rafforzare gli uffici».

Al momento il ragionamento sulle municipalità sembra essere una prerogativa di Napoli. Ma il parlamentare grillino non esclude che si possa poi in futuro coinvolgere anche Roma e le altre grandi città metropolitane. «Ma qui mancano i fondi - ha fatto eco Francesca Menna, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Napoli - i nostri portavoce nelle Municipalità si battono quotidianamente contro l'assenza di soldi e l'impossibilità di erogare servizi». Da Bagnoli al Vomero passando per Fuorigrotta e senza dimenticare Barra San Giovanni e Ponticelli i problemi sembrano gli stessi: le scuole comunali, le fognature, la situazione dei parchi e dei giardini e la segnaletica stradale. 

Insomma una spesa che secondo loro va rivista. Così come intende fare la Corte dei Conti sul contratto di Fabio Fazio e lui da presiedente della commissione vigilanza Rai commenta così: «È terribile pensare che una persona, nata e cresciuta in Rai, quando metti mano al portafogli pensa di cambiare idea, dice che passa alla concorrenza, che forse ha un altro contratto. Poi quando non metti mano al portafogli dice che la Rai è bella, non c'è più la pressione politica». «È - ha concluso - un comportamento scorretto da parte di Fazio»

Intanto stasera Grillo aprirà la campagna elettorale per la regione Sicilia, «Cercheremo di diventare governatori della Regione e poi cercheremo di arrivare al governo del Paese - ha spiegato Fico che sull’ipotesi in merito a una possibile convergenza di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi su Sergio Marchionne premier ha poi detto - Se li mette d'accordo, sono questioni loro, noi andiamo per la nostra strada.
Resta in piedi il nostro metodo: il candidato premier del Movimento sarà scelto online dagli iscritti certificati al Movimento. L'ipotesi di una candidatura di Davigo - ha concluso - non è mai stata contemplata».

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