«I soldi pubblici per aiutare gli amici», M5S interroga Toninelli sul Porto di Napoli

«I soldi pubblici per aiutare gli amici», M5S interroga Toninelli sul Porto di Napoli
Giovedì 25 Luglio 2019, 19:08
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«Un aumento di 40mila euro all’anno per un dirigente di un ente, immobile da anni, senza il raggiungimento degli obiettivi, senza valide motivazioni, senza meriti conclamati. L’ingegnere Francesco Messineo, segretario generale dell’Autorità Portuale, al suo insediamento nel gennaio 2017 ha ottenuto un quadriennale con trattamento economico come da contratto, composto da due elementi retributivi, determinati così come segue: la parte fissa pari a 150.000 euro annui e la parte variabile pari a 20.000 euro legata al raggiungimento degli obiettivi annuali. Dopo appena un anno lo stipendio è stato portato a 170.000 per la parte fissa e a 40.000 per quella legata al raggiungimento degli obiettivi annuali».

Il senatore partenopeo Vincenzo Presutto (M5S), in un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli, firmata da altri 42 senatori, ha voluto chiedere accertamenti sulla condotta che vede protagonista il presidente della Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito e un intervento laddove ci fossero dubbi della Corte dei Conti.

«In tempi di spending review, di revisione generale delle spese e degli sprechi e in cui il Parlamento si sta impegnando ad approvare il salario minimo per i lavoratori, nonché a contrastare la fortissima disoccupazione che si è venuta a creare a causa delle fallimentari politiche di austerità poste in essere dagli ultimi governi, non appare del tutto legittimo far gravare sulla collettività un aumento complessivo di 40.000 euro del trattamento economico del segretario generale, a prescindere da qualsivoglia risultato conseguito e, per di più, dopo appena un anno di servizio». 

«Chiedo al ministro se non ritenga opportuno effettuare accertamenti circa la condotta e la legittimità dell'operato dell'AdSP in riferimento all'aumento del trattamento economico riconosciuto al segretario generale - conclude Presutto - se sia stato arrecato un danno economico all'Autorità per tali esborsi di denaro pubblico non fondati su elementi oggettivi e regolamentari; se ritenga opportuno, per quanto di competenza, attivarsi presso la Procura della Corte dei conti, affinché la stessa possa verificare la legittimità dell'operato dell'Autorità in ordine alla determinazione del trattamento economico complessivo del segretario generale»
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