Mamme e bambini, una notte
negli uffici del Comune di Napoli

Mamme e bambini, una notte negli uffici del Comune di Napoli
Mercoledì 25 Luglio 2018, 12:21 - Ultimo agg. 15:59
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Hanno trascorso la notte negli uffici comunali dell'assessorato al Patrimonio, nella sede del Municipio di Napoli, a Palazzo San Giacomo, mamme e bambini che appartengono ai nuclei familiari che occupano da tempo un immobile in piazza Miraglia, nel centro storico della città, e che ora rischiano lo sfratto. Alcuni dormito a terra, altri hanno sistemato delle lenzuola. Attendono risposte dal Comune e in particolare dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris che, sostiene Alfonso De Vito, della campagna per l'abitare, «due anni fa aveva raggiunto un accordo per consentire una soluzione abitativa dignitosa. Il sindaco è stato molto dialogante ma dalle parole non si è passati ai fatti mentre la composizione dei nuclei familiari interessati, poveri e vulnerabili, con tanti bambini, richiederebbe un intervento urgentissimo».

La protesta, assicurano i manifestanti, continuerà fino a quando non sarà trovata una soluzione concreta. De Vito ricorda che «sono in corso processi speculativi sulla casa. Ci sono rialzi di fitti insostenibili per le famiglie. In pochissimo tempo 5.000 appartamenti sono stati destinati a casa vacanze».
 

«Per noi non sono occupanti, sono ospiti. Il diritto all'abitare e alla casa è uno dei primi diritti e noi siamo l'unica amministrazione che dà voce a queste realtà sociali e collettive che altri sgombrerebbero. Speriamo che ci diano la forza di vincere le battaglie con chi ha i soldi per garantire il diritto alla casa come la Regione e lo Stato». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha risposto ai cronisti in merito all'occupazione di alcuni uffici dell'assessorato al Bilancio da parte delle famiglie di un immobile occupato in piazza Miraglia.

De Magistris ha ricordato che il palazzo di piazza Miraglia «non è nella disponibilità del Comune» e che è in corso un'attività giudiziaria e prodromica allo sgombero. «Noi - ha affermato - da subito ci siamo attivati per trovare una soluzione abitativa alternativa alle famiglie sebbene l'amministrazione non abbia alcuna competenza ma farà il massimo e cercherà di garantire i diritti nonostante la latitanza di altri, il silenzio di molti e l'ostracismo di chi potrebbe garantire i diritti e non lo fa. Noi - ha concluso - restiamo forse l'unico baluardo nel Paese che lotta per i diritti e dà ascolto a tutti e ospitalità a chi in altri luoghi sarebbe sgomberato».
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