Manfredi a Firenze, patto tra i sindaci del Mediterraneo: «Costruiamo una rete di accoglienza»

Manfredi a Firenze, patto tra i sindaci del Mediterraneo: «Costruiamo una rete di accoglienza»
di Valerio Esca
Domenica 27 Febbraio 2022, 10:00
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L'asse dei sindaci del Mediterraneo per costruire la rete dell'accoglienza. Questo uno dei temi affrontati ieri al Forum dei sindaci e dei vescovi del Mediterraneo che si è tenuto a Firenze. Un Forum dal sapore amaro, dove si è discusso degli attuali scenari di guerra alle porte dell'Europa. Lo sguardo rivolto all'immediato futuro: alle catene della solidarietà, al dialogo, alla nuova centralità delle città e dei Comuni.

All'incontro ha preso parte anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha avuto modo di confrontarsi con il presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana) Gualtiero Bassetti, i primi cittadini italiani, tra cui quello di Roma Roberto Gualtieri e il padrone di casa Dario Nardella, con il quale si è poi intrattenuto al lungo anche al termine del dibattito.

Presenti anche sindaci di capitali straniere, come Istanbul e Atene. Manfredi ha sottolineato il ruolo della città di Napoli nella «costruzione di una rete di accoglienza e dialogo tra diverse identità e religioni. È la nostra vocazione, lo dimostra la reazione dei napoletani in queste ore drammatiche». «In quanto capitale europea che affaccia sul Mediterraneo - ha ricordato Manfredi -, Napoli avrà un ruolo centrale nella costruzione della pace con uno sguardo rivolto ai giovani, per i quali disegnare il futuro attraverso educazione, formazione e lavoro. Non a caso sono i temi richiamati nella Dichiarazione firmata a Firenze. Dinanzi a noi abbiamo le grandi sfide della transizione digitale e ambientale: lo sviluppo deve essere inclusivo. I sindaci sono gli attori di questa trasformazione globale».

È stata più volte riconosciuta «la una nuova centralità delle città perché esse rappresentano il luogo delle complessità, dove vivono le comunità, dove ci sono le grandi opportunità ma anche i grandi problemi». Si è messa al centro l'idea «di una identità comune delle città del Mediterraneo - ha rimarcato Manfredi - che poi rappresentano la rete che nella storia ha costruito la civiltà occidentale». Le città come luogo del confronto e di una politica innovativa, che guardi «anche ad una maggiore cooperazione internazionale» è stato detto più volte. Manfredi ha poi spiegato: «C'è grande preoccupazione per quello che sta avvenendo in Ucraina. La solidarietà al popolo ucraino ed una pressione internazionale per tornare in condizioni di pace in quel quadrante così importante per l'Europa sono determinanti».

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Manfredi si è poi intrattenuto con Nardella e il sindaco di Atene Kostas Bakogiannis. Con il primo cittadino di Firenze si sta lavorando ad un progetto condiviso: «Oltre che un rapporto personale molto solido con Nardella - ha raccontato il numero uno di Palazzo San Giacomo -, lavoriamo per mettere insieme le risorse culturali delle due città. È possibile una cooperazione culturale tra Napoli e Firenze e lavorare anche sulla promozione turistica. Tutto ciò può creare nuovo sviluppo e nuove opportunità». Si potrebbe immaginare una card per ricevere sconti sia sui viaggi tra il capoluogo campano e quello toscano, ma anche per la rete museale. Manfredi e Nardella hanno poi ipotizzato di realizzare un gemellaggio culturale-artistico coinvolgendo il Teatro San Carlo e il Maggio Fiorentino nel nome di Don Pedro de Toledo. L'ipotesi in campo è quella di impegnare i due teatri per un concerto che possa portare il Maggio a Napoli e il San Carlo a Firenze. 

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