Manfredi a De Luca: «Cultura, niente tagli: Napoli è strategica»

Manfredi a De Luca: «Cultura, niente tagli: Napoli è strategica»
di Luigi Roano
Domenica 24 Aprile 2022, 09:00 - Ultimo agg. 25 Aprile, 08:27
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L'occasione - per il sindaco Gaetano Manfredi - per fare il punto sul Maggio dei Monumenti che parte in ritardo (come anticipato da Il Mattino) per mancanza di fondi, e sul ventilato taglio di altre risorse al pianeta cultura della città da parte del presidente della Regione Vincenzo De Luca, è il battesimo del primo InfoPoint in piazza del Plebiscito. Preso letteralmente d'assalto dalle decine di migliaia di turisti che stanno invadendo la città in questi giorni. E vale la pena seguire il ragionamento del sindaco a partire dalle affermazioni del governatore. Manfredi - nella sostanza - ribalta il paradigma deluchiano che spesso ignora il peso della terza città d'Italia e rimette al centro Napoli. «L'obiettivo è mettere - racconta il sindaco - al centro dello sviluppo della Campania Napoli, intorno a questo obiettivo il Comune farà la sua parte». Manfredi entra nel merito di una vicenda che si annuncia spinosa almeno quanto i tagli da oltre 5 milioni fatti da De Luca al San Carlo. «La riflessione del presidente della Regione - insiste l'ex rettore - è legata alle difficoltà di bilancio che ci sono anche in Regione, quindi per l'anno prossimo bisogna valutare insieme per vedere come sostenere le attività culturali della città. In questo senso ci sarà una presenza significativa della Città metropolitana perché non bisogna mai dimenticare che Napoli rappresenta il grande traino turistico. E voglio ricordare che Napoli e l'area metropolitana sono il 60% della Campania, che creano economia e valore, è una cosa troppo importante per non metterla al centro di tutte le Istituzioni». Manfredi lancia la sua sfida perché con il primo bilancio previsionale della sua era che si approverà nei primi 10 giorni di maggio, non è che «si risolveranno tutti i problemi ma di certo ci sarà una migliore agibilità. Anche il Comune farà di più - spiega - ho chiesto e avremo interventi privati significativi e lavoreremo con il Governo nazionale per ulteriori investimenti sulla città. Io penso che l'obiettivo deve essere comune: mettere Napoli al centro dello sviluppo della Campania». 

Il sindaco sulle difficoltà nell'organizzare il Maggio dei monumenti è chiaro: «Abbiamo operato in una situazione complicata, il bilancio già approvato era senza risorse, ma siamo riusciti a mettere in campo fondi della Città metropolitana».

Circa 380mila euro per sostenere la kermesse con eventi che arriveranno fino a giugno, mese della musica. L'anteprima sarà il 6 maggio in periferia e poi si parte l'11 maggio fino al 12 giugno con eventi di caratura internazionale in tutte le Municipalità. «Le risorse - chiosa Manfredi - non sono enormi ma sono sufficienti per un'offerta dignitosa che crescerà sempre di più e con il nuovo bilancio avremo la possibilità di intervenire in maniera più significativa». Il sindaco in un sabato assolato e pieno zeppo di visitatori fa il punto sui trasporti. Con l'ennesima rogna delle funicolari e il boom di malattie dei macchinisti. «Veniamo da una situazione critica con Anm che è ancora in concordato preventivo e dove ci sono problemi di personale. C'è stata qualche incomprensione con il management ma dobbiamo essere positivi e dare le risorse giuste all'azienda. E avere una capacità di gestione del servizio migliore. Mi scuso con chi sta vivendo questi disservizi, cercheremo di fare meglio e avere una gestione all'altezza delle aspettative della città». 

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Manfredi ha battezzato il primo InfoPoint in piazza del Plebiscito con l'assessore al Turismo Teresa Armato. Centinaia i turisti che si sono fermati a prendere le brochure con gli eventi in programmazione e la cartina della città. I più fortunati hanno avuto in dono anche il cappellino bianco con la scritta Napoli e il Vesuvio. «È un primo passo, una risposta ad una emergenza per questo grande impatto del turismo in una Napoli bellissima, è una gioia straordinaria con tanti visitatori. E un primo passo perché presto seguiranno altri servizi di accompagnamento soprattutto digitali». Al banchetto due giovanissime ragazze provenienti una dall'Orientale, l'altra dalla Federico II. Una laureata in lingue, l'altra allo stesso modo multilingue ma laureata in psicologia con specializzazione in sessuologia. A chi fa notare a Manfredi che gli InfoPoint tra due mesi non ci saranno più perché scade il contratto con l'azienda privata che fornisce il servizio - spesa 100mila euro - il sindaco spiega: «Con il nuovo bilancio che faremo a maggio ci saranno le risorse per avere una nostra struttura permanente. Dobbiamo avere un sistema fisso di promozione per destagionalizzare il turismo che non può essere concentrato solo in pochi mesi dell'anno. L'obiettivo è utilizzare tutte le risorse della tassa di soggiorno e destinarle a turismo, cultura e decoro urbano, è quello che serve a Napoli e che ci chiedono gli operatori». 

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