«I 10 anni di Luigi de Magistris? Ha cominciato con idee positive, cioè pensando alla necessità di una partecipazione dal basso, che ci fosse un protagonismo delle tante associazioni che a Napoli hanno un ruolo importante, ma poi purtroppo non si è confrontato con le difficoltà della gestione amministrativa». La pensa così Gaetano Manfredi, candidato sindaco di Napoli per il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, intervenuto a Radio Immagina.
«Guidare Napoli - ha aggiunto Manfredi - significa anche avere una continuità e una forza dell'amministrazione, perché la città ha bisogno di essere amministrata.
«Io cercherò una squadra di governo di alto livello, per tenere la connessione con i luoghi dove si decide, anche Bruxelles si deve interessare alla nostra città se ce ne daranno la possibilità - ha continuato Manfredi - Ho una coalizione ampia che ha una chiara cifra politica nel campo progressista dai moderati ai cattolici democratici, dagli ambientalisti alla sinistra e ai Cinquestelle. Sto lavorando bene con tutti su valori condivisi, la politica è centrale ma ci vuole il giusto mix con le grandi energie dal mondo civico. E poi si dovrà lavorare sulla macchina del Comune partendo da tre leve. Prima d tutto il capitale umano, perché la pubblica amministrazione è estremamente impoverita, non sono entrati giovani e competenze. Poi c'è la leva della digitalizzazione, perché affrontiamo una stagione in cui bisogna usare la leva dell'amministrazione digitale per rendere i servizi vicini ai cittadini. Il terzo punto è gestire il decentramento dei servizi, avere sempre più servizi di prossimità».
Manfredi ha sottolineato anche le connessioni del Comune di Napoli con Regione, Ue, Governo: «È un tema importante - ha detto - è il momento di fare rete e lavorare insieme. La mia esperienza sui tavoli internazionali mi ha insegnato che serve riconoscibilità e Napoli è un brand internazionale, considerato un luogo di bellezza e deve essere considerata affidabile negli impegni e che sia in grado di fare squadra. Serve una interlocuzione leale, che miri a fare le cose, oggi è la stagione del fare, dobbiamo dare risposte alle persone, non è tempo propaganda, bisogna dire la verità con rispetto». Sul tema del lavoro, Manfredi ha parlato dei giovani ma anche degli adulti: «La povertà educativa - ha detto - è un tema centrale che riguarda i ragazzi, soprattutto nei quartieri a rischio con una dispersione aggravata dalla pandemia, ma la povertà educativa è anche degli adulti. Dobbiamo in un momento di grande trasformazione del mercato del lavoro prendere tanti adulti che ne vivono ai margini e trovare loro una ricollocazione. Napoli è città che ha grande creatività, anche di impresa creativa in teatro, cinema, musica, letteratura, c'è una effervescenza di giovani che deve trovare lo sbocco giusto».