«Io sono il sindaco di tutti. È finita la campagna elettorale, è finita la propaganda. Adesso dobbiamo pensare alle cose serie, ai bisogni dei cittadini, alla concretezza delle azioni e all'unità istituzionale». Gaetano Manfredi stringe la mano all'uscente Luigi De Magistris nel rituale passaggio di consegne a Palazzo San Giacomo. «Adesso dobbiamo solo lavorare - insiste - e quindi auguro a me stesso e a tutti i cittadini un futuro che sia all'altezza delle aspettative».
De Magistris lascia la sede del Comune di Napoli, salutato dall'applauso dei suoi collaboratori e di alcuni assessori. «Pochi secondi fa ho concluso un cordiale incontro con il sindaco Manfredi - dice - siamo stati da soli a parlare.
E, nel primo giorno, il nuovo sindaco Gaetano Manfredi inizia rivolgendo un «pensiero agli operai della Whirlpool che stanno combattendo, in questo momento, una battaglia giusta per garantire una continuità del lavoro che in una città come Napoli è sempre importante». Manfredi ribadisce il suo «massimo impegno» per rappresentare Napoli sia a livello nazionale che internazionale e «cercheremo di dare delle risposte concrete a tutti i cittadini di Napoli». A suo giudizio «c'è una parte della città che soffre e che ha grandi problemi legati al lavoro» che non deve essere trascurata. E al Comune di Napoli si deve aprire «una stagione di grande impegno. Le sfide che abbiamo davanti sono tante», aggiunge Manfredi, e le elenca: «Dalla riorganizzazione della macchina amministrativa al riequilibrio dei conti dalle sfide per la ripartenza Cost covid alla necessità di intercettare le risorse del Pnrr». Ma, innanzitutto, i nostri «concittadini ci chiedono di ripristinare le condizioni di vita che siano compatibili con una grande città europea». Come? Puntando l'attenzione su «quelle le necessità legate al diritto alla mobilità, al decoro urbano, alla manutenzione ordinaria e al verde pubblico» senza trascurare i «tanti problemi sociali».