Manfredi ministro dell'Università, anticipate le elezioni del rettore alla Federico II

Manfredi ministro dell'Università, anticipate le elezioni del rettore alla Federico II
di Mariagiovanna Capone
Domenica 29 Dicembre 2019, 08:30
3 Minuti di Lettura
Il neo ministro dell'Università e della Ricerca tra una settimana compirà cinquantasei anni, la maggior parte dei quali trascorsi all'interno della «Federico II». Gaetano Manfredi è infatti un federiciano doc che nell'Università laica più antica al mondo ha creduto sempre. Non è tra quelli che è scappato via da Napoli e dal Sud, e dopo la laurea in Ingegneria a 24 anni, ha continuato il suo percorso alla «Federico II» come dottore di ricerca, ricercatore, professore associato, professore ordinario, direttore di dipartimento fino ad arrivare alla guida della principale Università del Mezzogiorno nel 2014 ad appena 50 anni, per poi diventare anche due volte presidente della Crui.

LEGGI ANCHE Chi è Gaetano Manfredi: la scheda

La telefonata di Conte, quindi, non poteva giungere che tra le mura dell'Università. Era infatti alla tavola rotonda per l'accordo istituzionale delle due cattedre Unesco della Campania, presiedute da Annamaria Colao e Carmine Gambardella, nel Centro Congressi federiciano in via Partenope. Si è allontanato una manciata minuti e rientrando ha voluto condividere la notizia con Stefania Giannini, ex ministro Miur oggi responsabile europea delle Cattedre Unesco, il rettore Luigi Paolisso e gli altri presenti. Non appena salirà al Colle per giurare da ministro quale sarà lo scenario all'Università «Federico II» e alla Conferenza dei Rettori delle Università italiane?
 

Per regolamento, il ruolo di rettore è «incompatibile con ogni altra carica elettiva dell'Università, con incarichi elettivi presso altre Università italiane, statali, non statali legalmente riconosciute e telematiche, incarichi e nomine presso Fondazioni universitarie ed incarichi di natura politica e sindacale». Con la firma da ministro, Manfredi quindi decade da rettore ma per la «Federico II» non ci dovrebbero essere grossi problemi visto che il mandato era in scadenza (31 ottobre 2020) ed entro la fine di gennaio il decano avrebbe avviato ufficialmente l'iter per le nuove elezioni che solitamente si tengono verso giugno. Decadendo il mandato, le elezioni saranno anticipate a marzo-aprile, e in questo frangente sarà prima il pro rettore Arturo De Vivo a ricoprire il ruolo pro tempore per un mese, per poi dal secondo mese passare al decano, ossia il professore ordinario di ruolo da più anni. Come anticipato dal «Mattino», si contenderanno il posto da rettore della Federico II Luigi Califano, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, e Matteo Lorito, direttore del Dipartimento di Agraria.

LEGGI ANCHE Da De Luca a de Magistris: le reazioni

Nel momento in cui giurerà da ministro, decade anche la presidenza della Crui di Manfredi. Diventerà presidente pro tempore Lucio d'Alessandro, attuale vice presidente insieme a Eugenio Gaudio che però è più giovane, e rettore dell'Università di Napoli «Suor Orsola Benincasa». «La serietà e il profilo di Manfredi garantiscono una specifica attenzione riguardo il futuro dell'Università e della Ricerca scientifica in Italia, altrimenti non avrebbe mai accettato questo compito. Lo spessore istituzionale dell'uomo sono poi una garanzia per il futuro Paese», precisa d'Alessandro. La presidenza pro tempore avrà ruolo di assicurare con gli altri organi della Crui il governo della transizione, in attesa di fissare nuove elezioni per un altro presidente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA