Manfredi sindaco di Napoli: «Cabina di regia per la Cultura ma la delega resta a me»

Manfredi sindaco di Napoli: «Cabina di regia per la Cultura ma la delega resta a me»
di Giovanni Chianelli
Martedì 26 Ottobre 2021, 12:00 - Ultimo agg. 27 Ottobre, 07:11
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Una cabina di regia composta da eccellenze, per valorizzare al massimo un asset fondamentale per Napoli quale è l'attività culturale. Una squadra composta da personalità del mondo della cultura e dell'arte». Nel giorno in cui i giovani dell'orchestra Scarlatti gli dedicano un concerto all'Augusteo per festeggiare la sua vittoria, il sindaco Gaetano Manfredi mette mano alla spinosa vicenda della delega alla Cultura che ha tenuto per sé, come tante altre. «La risorsa cultura è fondamentale - spiega - per i giovani, per il nostro turismo e valorizzare le nostre eccellenze: dobbiamo mettere a punto un piano strategico». 

Non a caso ieri a celebrare la sua elezione c'era un'eccellenza culturale cittadina composta da under 18: «La Scarlatti Junior è la rappresentazione di un binomio vincente per fare ripartire la città: la grande tradizione culturale di Napoli con la forza propulsiva delle giovani generazioni». Nasce da lontano il rapporto tra l'orchestra e Manfredi. Nasce quando era rettore della Federico II: «La nostra comunità artistica è cresciuta anche grazie alla partnership con l'università» dice il maestro Gaetano Russo, direttore della Nuova Orchestra Scarlatti. «Una collaborazione organica, nata nel segno di un impegno concreto per la formazione e il futuro dei più giovani, che proprio Manfredi ha promosso e sostenuto con convinzione quando era a capo dell'ateneo fredericiano». Per tutti questi motivi ieri sera è sembrato naturale che fosse l'ensemble ad animare la festa al teatro di via Toledo. Un concerto aperto al pubblico gratuitamente, fino ad esaurimento posti: anche se il pubblico ha iniziato a fare la fila fuori già dalle 19, mentre l'inizio dell'evento era previsto alle 20.30, ma non c'è stato sold out (gli spettatori hanno riempito circa metà sala). Tra gli ospiti diversi esponenti del mondo delle istituzioni e della politica: è arrivato il presidente della Camera Roberto Fico, tutta la nuova giunta e i consiglieri eletti con la sua lista. Si è visto anche il successore del sindaco alla guida della Federico II, Matteo Lorito. Erano annunciati il ministro degli esteri Luigi Di Maio e il presidente della Regione Vincenzo De Luca, ma hanno dato forfait. Come Dario Franceschini, ministro della Cultura, che ha inviato i saluti: «L'orchestra Scarlatti Junior, composta integralmente da elementi under 18, offre agli adolescenti la possibilità di potersi esprimere in una realtà orchestrale, aiutando a promuovere quella cultura musicale in cui l'Italia, e Napoli in particolare, ha una grande tradizione. Nel momento in cui musica, cinema e teatri ripartono, è importante affidare ai giovani un ruolo da protagonisti». Una celebrazione significativa, dunque, se si pensa che il tema era quello della ripartenza delle attività culturali. Il messaggio è: la cultura deve ripartire dai giovani grazie al sostegno di un sindaco che viene dal mondo dell'accademia e dal ministero della Ricerca e che, soprattutto, almeno per il momento ha deciso di essere anche l'assessore alle attività culturali della sua giunta. Al sindaco non sfugge che l'essersi tenuto per sé la delega ha sollevato un vespaio di polemiche. Tra le critiche quelle dell'attore Peppe Barra e dello scrittore Maurizio de Giovanni

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Tra accuse di deluchismo e primi mal di pancia, qualcuno l'ha spiegata come una scelta di privilegio per un settore della città che da sempre ha bisogno di una spinta autorevole.

L'ex rettore chiarisce la decisione: «La scelta di tenere per me la delega, soprattutto in questo inizio di consiliatura, è per valorizzare al massimo tutte le energie cittadine perché la cultura è un tema fortemente trasversale e abbiamo bisogno di una visione di sistema». Dunque Manfredi vuole mettere in moto il motore cultura e inserirlo in un piano strategico. Solo dopo questi passaggi potrebbe decidere di affidare la delega. Tuttavia Napoli in questo periodo è piena di turisti, in particolare stranieri, mentre gli albergatori fanno sapere che ci sarà il pienone per le festività natalizie, soprattutto per Capodanno, e la città deve essere preparata a fornire eventi all'altezza. La sostanza è: ce la farà a fare tutto da solo? «Mi affiancherà una struttura fatta di persone molto competenti e utilizzeremo lo strumento dell'ascolto e del dialogo» spiega il sindaco. Nessun nome, per ora: «Il Comune deve organizzare le tante iniziative e le eccellenze che ci sono e realizzare una politica culturale».

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