Napoli, Manfredi e lo spostamento della Biblioteca nazionale:
«Decide il Ministero»

Napoli, Manfredi e lo spostamento della Biblioteca nazionale: «Decide il Ministero»
Venerdì 24 Giugno 2022, 14:57 - Ultimo agg. 14:58
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«Se vogliamo essere una grande città sia per i cittadini che per i turisti dobbiamo fare un percorso di organizzazione che ci metta in condizione di avere standard di servizi di una grande capitale ed è quello che si aspettano le persone che vengono ma anche i cittadini che qui vivono». Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha anche sottolineato che «compito dell'amministrazione deve essere fare il massimo possibile per migliorare i servizi di pulizia e di trasporto e su questo stiamo lavorando tantissimo».

Il sindaco si è detto «fiducioso di ottenere risultati «in tempi realistici, considerando la situazione molto complicata che abbiamo ereditato per cui c'è bisogno di tempo per migliorare». «Dobbiamo avere un'offerta di qualità perché questo ci garantisce un ritorno turistico che ha una ricaduta economica su tutto.

Sabato scorso» ha riferito Manfredi «è stato battuto il record di arrivi a Capodichino, segno che c'è una rinascita turistica della città e tutti insieme dobbiamo lavorare per fare il meglio per Napoli e di conseguenza per i napoletani».

«La decisione finale spetta al ministero dei Beni culturali, non dipende da noi» riferisce sempre il sindaco Gaetano Manfredi, stavolta rispetto alla possibilità che la biblioteca nazionale possa essere trasferita a Palazzo Fuga. Il primo cittadino ha sottolineato che «se c'è la decisione di effettuare uno spostamento, significa fare un investimento sulla biblioteca, significa ampliarla, garantire una maggiore capacità di fruizione e più servizi. Oggi» ha aggiunto Manfredi «la biblioteca soffre del fatto che non si può espandere e questo ne limita l'utilizzo da parte dei cittadini e soprattutto dei giovani anche rispetto alla dimensione multimediale che una biblioteca deve avere così come accade all'estero, a Parigi, a Londra». Manfredi ha garantito che «se si vuole accettare questa sfida, il Comune farà la sua parte in una logica di miglioramento e di investimento e metteremo a disposizione il sito e le risorse che ci sono state assegnate per la ristrutturazione».

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«Per il sito delle Fontanelle abbiamo il progetto e abbiamo trovato anche la dotazione economica che ci consente di fare gli interventi di restauro per rimetterlo in condizione di renderlo visitabile e valuteremo anche il meccanismo di gestione. È un sito importante per il Comune» riferisce Manfredi, in relazione al cimitero della Fontanelle, nel rione Sanità, chiuso da tempo. Ragionamento in corso invece con il ministero della cultura e con la famiglia di Totò per la realizzazione del museo da dedicare al Principe della risatà sempre nel rione Sanità«C'è un'interazione con il ministero e anche con la famiglia» ha spiegato Manfredi «il ministero vuole investire, ha delle risorse ad hoc e stiamo valutando quale sia la soluzione migliore. Esiste una pre esistenza di alcune iniziative fatte alla Sanità e dobbiamo valutarne la praticabilità perché lì è tutto fermo da anni».

«Per il Museo di Totò c'è un'interazione con il Ministero della Cultura, stiamo ragionando anche con la famiglia. Il Ministero vuole investire sul Museo Totò, ha delle risorse ad hoc, quindi stiamo valutando qual è la soluzione migliore. Esiste una preesistenza di alcune iniziative che sono state fatte alla Sanità, dobbiamo valutarne la praticabilità perché è tutto fermo da anni» ha concluso Manfredi. 

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