Manutenzione Ctp, si licenzia di nuovo: corse a singhiozzo

Manutenzione Ctp, si licenzia di nuovo: corse a singhiozzo
di Pasquale Guardascione
Venerdì 22 Marzo 2019, 12:00
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È stata aperta la procedura di licenziamento collettivo dei 24 dipendenti della Namet, l'azienda ora in liquidazione, che svolge la manutenzione dei mezzi della Ctp. Un momento delicato che si ripercuote anche sull'uscita dei bus della Compagnia di trasporti pubblici di Napoli. Ieri dal deposito di Arzano hanno svolto il servizio di linea circa il 22% dei bus, da quello di Teverola è uscito 40%, mentre solo a Pozzuoli hanno effettuato le tratte tutti e 24 i mezzi a disposizione. Naturalmente questo crea disagi ai pendolari della provincia a nord di Napoli e in parte anche a quella di Caserta. «Quanto sta accadendo per i lavoratori della Namet è solamente l'ultimo atto di una vicenda vergognosa», accusa Pierino Ferraiuolo, segretario regionale della Uil Trasporti: «Città Metropolitana anziché delineare una soluzione permette al collegio dei liquidatori di attivare la procedura di licenziamento collettivo. Abbiamo avviato la procedura di raffreddamento chiedendo una convocazione urgente all'ex Provincia. Basta chiacchiere, ieri l'assemblea dei soci della Namet non ha prodotto certezze, è necessario che Città Metropolitana predisponga tutte le azioni, anche finanziarie, per garantire a ogni costo tutti i livelli occupazionali. Non accetteremo mai che 24 famiglie possono vivere un dramma simile: è indispensabile che tutti lavorino per lo stesso obiettivo».
 
I sindacati hanno chiesto un intervento del sindaco metropolitano De Magistris. Lo scorso 13 marzo i lavoratori della Namet avevano occupato gli uffici della sede di Arzano della Ctp salendo sul tetto, dopo aver trovato affisso in bacheca un comunicato aziendale che annunciava la revoca dei contratti di manutenzione e l'avvio della procedura del licenziamento collettivo. Ieri pomeriggio c'è stata l'assemblea dei soci della Namet al termine della quale è stato emesso un comunicato. La Ctp ha presentato due proposte alla società di manutenzione in merito al piano di rientro del debito previsto sia in caso di continuazione dell'attività che in quello di definitiva interruzione. L'azienda di trasporto pubblico ha garantito il ripianamento del debito accumulato nei confronti della Namet entro giugno del 2020. La Ctp detiene il 60% di proprietà dell'azienda di manutenzione: per questo motivo ha anche prospettato la ricapitalizzazione a fronte di un piano di rilancio che sarà predisposto dalla società controllata e avallato da Città Metropolitana. Ipotizzata infine l'acquisizione della quota del socio privato della Namet, a condizioni naturalmente da concordare, con una sorta di fusione per incorporazione, sempre dopo l'approvazione dell'ex Provincia. Infine, sono stati esclusi possibili distacchi degli attuali dipendenti della Namet in Ctp, vista la già pesante posizione debitoria di quest'ultima.
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