Draghi a Napoli, svolta per il Comune: «Ora sprint riscossione»

Draghi a Napoli, svolta per il Comune: «Ora sprint riscossione»
di Luigi Roano
Sabato 26 Marzo 2022, 09:00 - Ultimo agg. 16:42
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È scattato il conto alla rovescia per l'arrivo del premier Mario Draghi a Napoli, che significa la formalizzazione di un miliardo e 250 milioni nelle casse del Comune come effetto della firma sotto il salva Napoli. Martedì la cerimonia al Maschio Angioino. Del resto, i primi cento milioni arriveranno sostanzialmente in maniera contestuale alla firma. Non a caso il sindaco Gaetano Manfredi già traccia una roadmap su come spendere questi fondi che saranno immediatamente dirottati sul decoro urbano e i trasporti e assunzione nel comparto della riscossione. Si muove anche la macchina del Pnrr. A Palazzo San Giacomo è arrivata la circolare da Palazzo Chigi con la quale si certifica che i Comuni «possono porre a carico del Pnrr esclusivamente le spese per il reclutamento di personale specificamente destinato a realizzare i progetti di diretta titolarità». E la fattispecie riguarda anche consulenze a privati professionisti fino a 3 milioni di euro. E ieri il sindaco ha varato subito la delibera numero 92 dal titolo emblematico: «Approvazione del disciplinare per il conferimento di incarchi di collaborazione con contratto autonomo per l'attuazione dei progetti finanziati dal Pnrr». Ma procediamo con ordine, cioè dal salva Napoli perché anche qui le assunzioni dentro la pubblica amministrazione saranno molteplici se anche per ora a tempo determinato. 

Almeno un centinaio di specialisti verranno assunti per essere inseriti in gran parte negli uffici della riscossione.

Perché se è vero che per la riscossione coatta il Comune è intenzionato ad affidarsi ad aziende esterne e specializzate, è anche vero che i ruoli devono essere lavorati da Palazzo San Giacomo. Il bubbone della mancata riscossione pesa per almeno un paio di miliardi sul debito mostruoso dell'ente che è di 5 miliardi, ed è uno dei punti cardini del patto che si firmerà con Draghi. Se non si migliora nel giro di una paio di anni scatterà l'aumento dell'Irpef in deroga alle norme attuali. Quest'anno i napoletani non subiranno aumenti, ma nel 2023 è molto probabile che ciò possa accadere se non si migliora la riscossione. «Il miliardo e 250 milioni stanziati per il Patto per Napoli, che verrà sottoscritto con il presidente del Consiglio Mario Draghi - racconta Manfredi - ci consentirà di avere un bilancio molto più flessibile e di riprendere la manutenzione e la gestione ordinaria della città, di cui Napoli ha estremamente bisogno». Per l'ex rettore «sarà possibile un grande piano di investimenti tra risorse europee e del Pnrr nei trasporti, nel decoro urbano, e nella riorganizzazione edilizia. Cercheremo di modernizzare la città dandole servizi di maggiore qualità che i napoletani aspettano da lungo tempo. Sicuramente non risolveremo tutto in un giorno o in un mese, ma la strada è segnata ed anche la venuta a Napoli del presidente Draghi è un riconoscimento della centralità politica della città». Insomma il sindaco intravede concretamente la ripartenza. E ci sta prendendo gusto a fare il sindaco così in un intervento all'assemblea dei Referenti- alleanza liberlademocratica per l'Italia via web lancia la sua proposta molto simile a quella di del governatore Vincenzo De Luca sui mandati delle massime cariche istituzionali locali: «Serve una riforma del Testo unico per gli enti locali che elimini una serie di rigidità che oggi impediscono ai Comuni di agire con la flessibilità di cui c'è bisogno e che elimini le assurde limitazioni per i sindaci di ricandidarsi. Tutte queste battaglie vengono fatte per i cittadini e non per i sindaci».

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Torniamo al Pnrr e alle consulenze che il sindaco potrà mettere in campo - così come stabilito dalla legge dello Stato e della Ue «per il rafforzamento delle pubbliche amministrazioni». E infatti è il Dipartimento per la funzione pubblica che sta per istituire «uno o più elenchi al quale possono iscriversi professionisti ed esperti individuati quali persone fisiche che esercitano attività professionale». È da questi elenchi che il Comune potrà attingere per reclutare gli esperti. Cinque le fasce retributive: da 5mila euro fino a un massimo di tre milioni. 

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