Mascherine, De Luca: all'aperto
anche d'estate: è rivolta del turismo

Mascherine, De Luca: all'aperto anche d'estate: è rivolta del turismo
di Antonino Pane
Sabato 19 Giugno 2021, 09:08 - Ultimo agg. 20 Giugno, 09:45
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«In Campania si va avanti con le mascherine anche all'aperto». Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, com'è suo stile non le manda a dire: prepariamoci ad un'estate mascherata, dunque. E chi già si illudeva che presto avrebbe potuta anche toglierla dal polso, dov'è finita negli ultimi tempi, deve rivedere le sue convinzioni. D'altronde anche il premier Mario Draghi è molto cauto sul liberi tutti: «Quando potremo togliere le mascherine all'aperto? Non ci sono date» dice durante la conferenza stampa convocata nel pomeriggio in serata. E spiega: una data in verità c'è ed «è domani. Ma è la data in cui chiederò al Comitato tecnico scientifico un parere sull'uso delle mascherine all'aperto».


Intanto l'annuncio di De Luca ha fatto sobbalzare quanti, soprattutto nel settore turistico, credevano che la zona bianca coincidesse con un sostanziale ritorno alla normalità.
Quel «credo che manterremo in Campania l'obbligo della mascherina all'aperto, anche d'estate» è suonato come un vero e proprio freno a mano tirato con forza.

Perplesso il presidente degli albergatori a Capri, Sergio Gargiulo: «Questa decisione è un punto interrogativo in quanto potrebbe essere un vantaggio o un boomerang che potrebbe ritorcerci contro. Però la prevenzione non è mai poca quindi sarei per una linea di mezzo. Lasciare le mascherine all'interno degli spazi chiusi ed all'esterno se ne potrebbe fare a meno. Infine - conclude il Presidente di Federalberghi - la prevenzione non guasta ma può favorire, anzi può trasmettere sicurezza nel turismo».

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A Sorrento, Alfonso Iaccarino, chef superstellato e assessore al turismo, è per ridare un poco di piena libertà: «Vedo volti preoccupati per il futuro che ci aspetta tra i clienti e anche tra i miei collaboratori. Credo sia arrivato il momento di ridare fiducia piena alle persone. Nei luoghi chiusi e affollati le mascherina devono restare, all'aperto possiamo metterle da parte. Comunque sono d'accordo pienamente con De Luca sul suo appello: dobbiamo vaccinarvi tutti. Solo così le mascherine e tutte le altre precauzioni possiamo dimenticarle».


Teme che continuerà ad aumentare la confusione, invece, Giuseppe Aversa, uno dei ristoratori più noti di Sorrento: «Credo che in questo momento ci vorrebbero solo decisioni univoche e precise. Invece si continua ad alimentare la strategia della confusione che provoca danni enormi soprattutto perché non riusciamo a programmare. In questo momento abbiamo bisogno di regole chiare, precise, nette, in modo da poter almeno sperare in una leggera ripartenza».


Difficoltà anche nel contenere comportamenti esuberanti, poco rispettosi delle regole. Francesco Leonelli, titolare dell'omonimo stabilimento balneare di Sorrento: «Nel nostro lavoro è veramente problematico continuare a portare le mascherine o chiedere ai clienti di indossarle. Speravamo tanto che con il passaggio in zona bianca arrivasse anche l'abolizione di questo presidio che provoca problemi ogni giorno. La decisione del governatore De Luca ci sorprende e ci preoccupa parecchio. Tutto questo suona come una beffa se si nota che per le strade della città vediamo sempre più gente che usa le mascherine come braccialetti. Gli inviti alla prudenza sono sacrosanti ma crediamo che negli spazi all'aperto comuni di uno stabilimento balneare pretendere di andare avanti con le mascherine è veramente difficile».
Stessa musica per il sindaco di Procida, Dino Ambrosino: «Al Presidente va riconosciuta la coerenza di una linea di grande rigore. Tuttavia nella nostra realtà sarà difficile controllare l'applicazione di questa regola, con migliaia di presenze quotidiane di persone che restano anche per poche ore».

A Capri, l'isola che De Luca ha reso covid free con una campagna di vaccinazione di massa, la questione non sembra preoccupare più di tanto. Il sindaco Marino Lembo: «Io sono in linea con il presidente De Luca, ritengo che tutto dipende dai comportamento delle persone e se hanno veramente capito che togliersi la mascherina non significa non rispettare le regole del distanziamento. Quindi penso che in questo momento la situazione va monitorata. Il pericolo non è scongiurato e tutto dipende dai comportamenti che le persone adotteranno in futuro. Se per mantenere la sicurezza sarà necessario continuare a portare la mascherina, la porteremo».

Preoccupati invece gli agenti di viaggio mostrano tutte le loro perplessità. Roberto Amuro guarda ai risultati primaverili delle Canarie e delle Baleari. «Il governo spagnolo - dice - nonostante una situazione dei contagi tutt'altro che tranquilla consentì in queste località turistiche di non usare la mascherina all'aperto. I turisti si sentirono subito rassicurati da questa decisione e le presenze cominciarono ad aumentare. Viaggiare è una necessità non un obbligo. Le persone si muovono se si sentono rassicurate. Sapere che in Campania si va in giro con la mascherina mentre in altre regioni no, non è certamente un bel segnale per il turismo».

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