Le nozze trash del cantante neomelodico e della vedova del boss, si muove il Comune di Napoli: fioccano multe

Le nozze trash del cantante neomelodico e della vedova del boss, si muove il Comune di Napoli: fioccano multe
Giovedì 28 Marzo 2019, 16:33 - Ultimo agg. 22:18
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Una festa nella piazza principale di Napoli, con tanto di palco, palloncini, musica quasi come se fosse Capodanno. E poi il corteo nuziale: una carrozza bianca trainata da cavalli, trampolieri, signore con look da belle epoque. E poi ancora la cerimonia in uno dei luoghi simbolo della città, come il Maschio Angioino, con tanto di trombettieri al seguito. Benvenuti alle nozze del cantante neomelodico Tony Colombo e Tina Rispoli, vedova di Gaetano Marino, l’ex boss delle Case Celesti massacrato nell’estate di sei anni fa all’esterno di uno stabilimento balneare sul lungomare di Terracina.  


Nozze che hanno mandato in delirio le fan del cantante ma che hanno mandato su tutte le furie il Comune di Napoli. Già perché la festa e il corteo sono stati organizzati senza alcuna autorizzazione. Da qui le multe e la rabbia, anche per altro. Stamattina, proprio al Maschio Angioino, era in programma una iniziativa dell'amministrazione comunale, «100 Passi per il 21 marzo», dedicata alle vittime innocenti di camorra che è stato spostato nella sede del Comune. Alessandra Clemente, assessore comunale alla polizia locale, nonché figlia di una vittima innocente della camorra, lo spostamento lo spiega usando il termine «incompatibilità» tra i due eventi. «Volevamo che l'evento dei 100 passi si svolgesse in piena tranquillità», dice. E soprattutto, aggiunge, «non consentiremo che Napoli si trasformi in un palcoscenico oleografico dove celebrare nozze sfarzose, di dubbio gusto e senza rispettare le regole minime». 
 



Intanto le nozze sono andate in scena, con tanto di hashtag coniato per l'occasione #TonyeTinaSposi. La festa, per la verità, è iniziata due giorni fa, in piazza del Plebiscito. E lì, che la sposa - il marito fu ucciso a Terracina nel 2012 ed era fratello di Gennaro Marino, considerato l'artefice della scissione del 2004 dal clan Di Lauro - ha ricevuto la prima sorpresa: un concerto del futuro marito. Poi, oggi, nel quartiere Secondigliano, traffico in tilt per il corteo della sposa con la carrozza. Tra gli invitati, però, c'erano anche gli agenti della polizia Locale che al Maschio Angioino hanno mandato pure i droni. Sanzionata la carrozza e indagini sull'uso abusivo di notte di piazza del Plebiscito. 
 
 

«Ci era stato solo comunicato un flash mob in piazza del Plebiscito - spiega l'assessore - tale comunicazione era stata inviata dagli organizzatori anche agli altri uffici preposti, invece dalle immagini che abbiamo acquisito nella piazza si è svolto un mini concerto con installazione di un box, un palco, luci, musica, band. È un fatto grave e ovviamente non autorizzato, le immagini sono eloquenti, addirittura sono affluiti nei pressi di piazza del Plebiscito auto, furgoni e una limousine». Poi avverte: «Contesteremo ai responsabili e all'organizzazione tutte le violazioni di legge e le sanzioni relative, perché non passi il concetto che chiunque può fare il proprio comodo a Napoli infischiandosene delle regole, delle leggi e delle norme».
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Vi dichiaro marito e moglie.🤵🏻⛪️👰🏻 #tonyetina #tonycolombo #tinacolombo #napoli #instanapoli #love #instalove #beautiful #moment #sposi #maritoemoglie #wedding #weddingdress #weddingday

Un post condiviso da Tony Colombo e Tina Rispoli ❤️ (@tonycolomboetinarispoli) in data:


«Una cosa insopportabile».
Al Tg Zero di Radio Capital il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è tornato sull'argomento. «Di matrimoni ne facciamo a migliaia, a milioni. Capita anche questo. La polizia municipale comunque è già intervenuta e ha già elevato contravvenzioni. Da questo punto di vista legalità, norme e regole valgono per tutti, a maggior ragione per una situazione di questo tipo», ha detto il sindaco. «Chiunque sta in questa comunità - prosegue de Magistris - sa come si deve muovere e chi sbaglia paga». Similitudini con i funerali a Roma di un Casamonica? «Sono due cose diverse - ha risposto - Lì era una cosa riferibile a un clan, qui è un fatto di folklore e di trash discutibile con tante violazioni, alcune già accertate altre che accerteremo. Se ci sono altri profili saranno altri che li dovranno verificare».

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