Melito, terremoto in giunta: lascia l'assessora salva-conti

Melito, terremoto in giunta: lascia l'assessora salva-conti
di Giovanni Mauriello
Sabato 27 Giugno 2020, 10:30
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Terremoto politico al Comune di Melito. A poche ore dalla notizia della candidatura del figlio del sindaco (ufficializzata dal padre) alle regionali con la lista di Fratelli d'Italia, lascia l'incarico (ma per altri motivi) l'assessora al bilancio e tributi Angela Arsenti, tra i fedelissimi del primo cittadino Antonio Amente, mentre l'opposizione attacca in un documento l'amministrazione comunale sui numerosi avvicendamenti ai vertici del settore tecnico del municipio (sette cambi in tre anni, ma è pronta una selezione per l'ottavo), «censurando aspramente la scelta compiuta nel nominare mesi fa l'ingegner Valentino responsabile dell'intera area. Erano noti - chiede l'opposizione - i procedimenti per gravi ipotesi di reato nei quali era già incorso il tecnico, prima di assumere servizio a Melito?» Il riferimento dei rappresentanti di Pd, DemA, civiche Cristiano Popolari e Melito Adesso e indipendenti è all'inchiesta giudiziaria che vede coinvolti a Sant'Antimo una ventina di persone, tra imprenditori, politici e funzionari comunali, e tra questi appunto l'ingegnere, impiegato in quel Comune e nominato part time anche a Melito. «Il suo nominativo - chiarisce il sindaco Amente - mi fu proposto dal vicino Comune. Allontanai però il tecnico dopo alcuni mesi di collaborazione, rescindendo subito il contratto».

Angela Arsenti, assessore con super deleghe, si è dimessa «con profondo rammarico»; era stata l'artefice del documento di riequilibrio finanziario, dopo il dissesto contabile dell'Ente. Per ripianare il forte debito contratto in molti anni e varie consiliature, era stato approvato un minuzioso piano di rientro economico-finanziario: «La motivazione che mi porta a questa sofferta decisione - dice Arsenti - è la profonda diversità di visione nell'affrontare la predisposizione di atti di vitale importanza per l'amministrazione, sia nella tempistica che nella metodologia». E aggiunge: «In questi anni, relativamente all'aspetto finanziario e programmatico, ho affrontato criticità e tante contraddizioni e in particolare il dissesto finanziario, conseguendo l'approvazione dal ministero dell' Interno del bilancio stabilmente riequilibrato, in tempi record». L'accusa dell'assessore è pesante e sembra rivolgersi direttamente alla prima guida politica del Comune: «La mia libertà equivale alla mia vita». Poi i ringraziamenti: «Li rivolgo a tutte le persone che mi sono state vicine in questi anni, in particolare alla mia famiglia, ai miei elettori, ai dipendenti comunali, confermando il mio impegno politico a servizio dei cittadini».

Intanto in merito alla candidatura nella lista per le regionali di Fratelli d'Italia del figlio del sindaco di Melito, sulla cui competizione si era opposto il commissario cittadino Vincenzo Stravolo, in una nota il commissario provinciale di FdI, onorevole Andrea Del Mastro, chiarisce: «Fratelli D'Italia non è il partito dei veti, ma dei voti. Chiunque condivida idee e programmi alternativi alla deriva sociale ed economica rappresentata da De Luca è benvenuto in Fratelli d'Italia. La grande sfida di Fratelli d'Italia, proprio partendo dalla Campania e da Napoli, è quella di costruire una casa accogliente per tutte le anime e sensibilità del centrodestra italiano. Siamo convinti che, con il contributo di diverse sensibilità politiche delle aree del centrodestra, segmenti di società civile e l'intelligenza della nostra classe dirigente - continua Del Mastro - sapremo essere all'altezza della sfida».

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