Meloni e la frana di Ischia: «Approvare entro l'anno piano cambiamento climatico»

La premier tira le orecchie di Pichetto: «È stata un’espressione infelice»

Meloni su Ischia: «Approvare entro l'anno piano cambiamento climatico»
Meloni su Ischia: «Approvare entro l'anno piano cambiamento climatico»
Martedì 29 Novembre 2022, 11:03 - Ultimo agg. 20:56
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«Su Ischia c'è tantissimo lavoro da fare: ogni euro investito sul territorio è per dare più sicurezza ai nostri figli».

Oggi la premier Giorgia Meloni, in un'intervista al Corriere della Sera, si è espressa in merito alla tragica situazione della frana di Ischia. Indubbiamente, la situazione è dovuta non solo a un cattivo controllo del territorio, ma anche all'impatto della crisi climatica in atto.

Per questo motivo in consiglio dei ministri, «abbiamo preso un impegno: approvare entro l’anno il Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico». Continua la premier, «effettueranno una ricognizione sia delle risorse gia esistenti sia del personale da mettere a disposizione dei Comuni, a partire da quelli piu piccoli.

Abbiamo poi dato mandato al ministro Musumeci di creare un gruppo di lavoro interministeriale per gli interventi di medio e lungo periodo». Sul fronte del clima «c’e tantissimo lavoro da fare ma serve anche un approccio culturale diverso». 

Meloni, Ischia e la dichiarazione di Pichetto

La Meloni si è espressa, infine, sulla dichiarazione di ieri del ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che ha affermato ai microfoni di  Rtl102,5: «Basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti quelli che lasciano fare» eventuali abusi edilizi.

«Quella del ministro Pichetto è stata un’espressione infelice, ma che voleva probabilmente sottolineare la necessita che le istituzioni siano chiamate a rispondere delle loro responsabilità».

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«Se lei andasse a riprendere la dichiarazione di voto di FdI scoprirebbe che noi fummo molto critici nei confronti del condono su Ischia inserito nel decreto sul ponte Morandi. E agli atti. Cosi come sono agli atti le critiche a tutte quelle norme che con Genova non c’entravano assolutamente. Votammo in ogni caso il provvedimento perche la priorità era dare risposte a una citta che affrontava un’emergenza senza precedenti».

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