Metropolitana di Napoli, guasti non stop e de Magistris accusa: «Temiamo sabotaggi»

Metropolitana di Napoli, guasti non stop e de Magistris accusa: «Temiamo sabotaggi»
di Luigi Roano
Mercoledì 3 Luglio 2019, 07:00
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«Ho già elementi tali per dire che non sono coincidenze gli stop del metrò e abbiamo inviato un esposto in Procura». La bomba la lancia il sindaco Luigi de Magistris. Per l'ex pm non ci sono dubbi: «Sono sabotaggi». Contestualmente il suo vice Enrico Panini su Fb rincara la dose e dà ulteriore concretezza alle parole del sindaco mettendo in fila - non senza un'amara ironia - tutte le sciagure capitate nelle ultime settimane alla linea 1, famosa nel mondo come metrò dell'arte.
 
Panini scrive di «mani criminali che agiscono, indaghi la magistratura».

Certo è che de Magistris - che è un ex pm che ha scelto come capo di gabinetto un colonnello dei carabinieri, Attilio Auricchio - qualcosa in mano avrà: «L'esposto? Gli esposti non si illustrano alla stampa - dice - ma si dettagliano e si mandano in Procura, poi toccherà ai magistrati indagare». Un de Magistris che su questo fronte andrà fino in fondo: «Succedono cose strane, coincidenze particolari da quando abbiamo firmato l'accordo sul prolungamento degli orari per le Universiadi e anche per dopo. Sarà il caldo? Chissà, ma in tre giorni si sono verificati una serie di guasti mai visti. Mi viene in mente la storia delle funicolari sabotate. Quelle persone adesso sono in mezzo alla strada e non fanno più parte di Anm, quelli che stanno sabotando la metropolitana faranno la stessa fine». Il sindaco ammonisce: «Il prolungamento dell'orario ce lo chiedono i cittadini che hanno diritto almeno il venerdì e il sabato a un servizio prolungato, ce lo chiedono i lavoratori di Anm. Poi c'è un grumo che si mette contro ma noi avremo tolleranza zero, non ci facciamo condizionare da nessuno. Se qualcuno si mette contro la città e contro l'etica, qualsiasi carica possa ricoprire, si mette contro i napoletani. Qual è il problema sul prolungamento degli orari? Napoli ha diritto a una mobilità di alto profilo».

Tocca a Panini spiegare e il vicesindaco parte da una provocazione: «Gli elefanti volano? Chi risponde affermativamente dovrà spiegare perché in poche ore si sono fermati sette treni, una centrale informatica, oltre 24 ore complessive di funzionamento a singhiozzo. I treni sono gli stessi ma mai hanno dato tutti questi problemi insieme, addirittura in un giorno circa il 50% di treni bloccato. Alcuni guasti non si sono mai verificati in precedenza nell'intera storia del trasporto a Napoli». E ancora: «Allora delle due, l'una: o gli elefanti volano o le mani criminali agiscono». Vale la pena ricordare che molti dubbi sui guasti sono legati al sistema informatico che guida i treni che è andato in tilt. È vero che è vetusto ma è anche vero che l'Ansaldo, con i suoi tecnici, ha vivisezionato il sistema per farlo ripartire, e al di là della vetustà non avrebbe riscontrato cedimenti strutturali del sistema. Tecnicamente, quando il sistema informatico va in bomba il treno si blocca perché scatta il sistema di sicurezza. Per farlo viaggiare occorre la guida manuale. Nella sostanza, il macchinista ogni 15 secondi deve spingere un pulsantino per segnalare al treno che lui c'è altrimenti la motrice si blocca. Un calvario, a ciò si aggiunga che i macchinisti non hanno questa manualità perché professionalmente sono nati come macchinisti di treni intelligenti. Insomma, spegnere il cervello ai treni è roba da specialisti. Torniamo a Panini: «Siamo inermi e non possiamo che chiedervi scusa - dice il vicesindaco rivolgendosi ai napoletani - questa amministrazione è quella che ha salvato Anm dal fallimento, mette in campo 54 milioni all'anno per garantire il servizio minimo creando per questo difficoltà ai servizi alle persone bisognose e ad altre partecipate pur di assicurare il trasporto pubblico. I guasti non dipendono da noi salvo che gli elefanti non volino».
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