Movida a Napoli, il sindaco Manfredi: «Decomprimere alcune parti del centro storico»

Al via anche un comitato per ricordare il filosofo Aldo Masullo nel centenario della nascita

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi
Martedì 27 Dicembre 2022, 14:15 - Ultimo agg. 28 Dicembre, 08:37
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Bisogna cercare di «decomprimere alcune parti del centro storico, evitare una eccessiva concentrazione di attività dello stesso tipo e fare in modo che ci siano altri luoghi della città dove si possano distribuire le persone, i giovani e cercare in questa maniera di avere un sistema più regolare della vita notturna».

Secondo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, potrebbe essere questa la strada da seguire per evitare i disagi legati alla movida. Manfredi su Radio Club91, nel corso nella trasmissione Barba & Capelli di Corrado Gabriele, ha sottolineato che «lo sviluppo degli ultimi anni ha concentrato molte attività, soprattutto di food, in poche zone della città.

Questo è stato anche un fatto positivo da un certo punto di vista se pensiamo ai Quartieri spagnoli di dieci, 15 anni fa oggi sono molto più praticabili, si sono arricchite tante attività però poi la concentrazione eccessiva determina affollamento, anche disagi e difficoltà di gestione della sicurezza».

Il tema, per Manfredi, «è che noi dobbiamo fare una politica insieme a anche agli esercenti, ho chiesto un potenziamento delle norme nazionali».

«Oggi - spiega - non è possibile negare licenze perché esiste un meccanismo di auto dichiarazione quindi di deregulation. Dobbiamo cercare di fare un politica per cercare di decomprimere alcune parti del centro storico».

I disagi legati alla vita notturna, aggiunge «è un problema di tutte le grandi città, Roma e Milano hanno problemi analoghi». «È un tema che stiamo affrontando anche con il nuovo regolamento della sicurezza urbana che da la possibilità di sanzioni più severe per chi non rispetta alcune regole come il rumore o l'eccessiva occupazione degli spazi pubblici», conclude.

Durante l'intervista, anche un bilancio dei primi 14 mesi di amministrazione. «Quando ci siamo insediati - ha detto Manfredi - avevamo un obiettivo per il primo anno: riuscire a rimetterci in condizione di avere un'agibilità economica. Abbiamo ereditato un ente praticamente in dissesto, con un bilancio non approvato, senza un euro. Siamo riusciti a dare qualche risorsa alle municipalità, che non avevano soldi da anni. Le municipalizzate rischiavano di andare in liquidazione. Questi obiettivi li abbiamo raggiunti. Mettere in ordine i conti, assumere persone non sono cose che si vedono ma sono le precondizioni per avere una città migliore. Ci aspettiamo dal 2023 la possibilità di far ripartire tanti cantieri in città, dalla manutenzione stradale alle scuole. Fare in modo che si possa ripartire con opere pubbliche, infrastrutture e manutenzioni che mancano da anni. Non si può recuperare in poco tempo, visti i problemi accumulati negli ultimi dieci anni. I cittadini vedranno le cose un pò più avanti. Ma arriveranno».

Manfredi, poi, intende dare particolare rilievo nel 2023 al centenario della nascita del filosofo Aldo Masullo scomparso nel 2020 in piena pandemia. La ricerca sull'immenso lascito intellettuale e morale di Masullo e la sua divulgazione tra i cittadini, in particolare tra i più giovani, è infatti un obiettivo primario della programmazione culturale dell'Amministrazione Comunale. È quanto si legge in una nota.

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In tal senso, il sindaco ha delegato Nino Daniele all'attività di coordinamento del lavoro da mettere in campo: al via anche un comitato aperto che appronterà un piano di attività e di iniziative in cui impegnare istituzioni culturali, associazioni e singoli studiosi. Ne fanno parte al momento, oltre a Sergio Locoratolo in qualità di coordinatore delle politiche culturali: Carlo e Lorenzo Masullo, Giuseppe Cantillo, Ciro Papparo, Dario Giugliano, Matteo Palumbo, Anna Donise, Berardo Impegno, Giovanna Borrello, Titti Marrone, Florinda Li Vigni, Sarantis Thanopoulos, Luigi Pasciari e Pino Ferraro. Bruno Moroncini, allievo di Masullo scomparso recentemente, aveva accettato con entusiasmo di farne parte.

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