Napoli, tre giornate sulla sicurezza. De Luca: «Ora basta demagogia»

Napoli, tre giornate sulla sicurezza. De Luca: «Ora basta demagogia»
Lunedì 12 Novembre 2018, 16:37 - Ultimo agg. 17:10
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Tre giornate di studio a Napoli sulla sicurezza, un tema «su cui si fa tanta demagogia ma vitale per le persone normali e le famiglie». Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca lancia la Conferenza nazionale su Sicurezza e Legalità, realizzata con la Procura nazionale Antimafia e Antiterrorismo e l'Eurispes che si svolgerà dal 16 al 18 novembre tra il Teatro di Corte di Palazzo Reale e il polo universitario della Federico II a Monte Sant'Angelo. Alla conferenza, nella prima giornata, aperta dal saluto del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, tra gli altri i ministri della giustizia e dell'ambiente Alfonso Bonafede e Sergio Costa; il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho; il presidente dell'Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza dell'Eurispes, Tullio Del Sette; il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara; il rettore dell'Università di Napoli Federico II, Gaetano Manfredi; l'assessore alla Sicurezza e Legalità della Regione Campania, Franco Roberti. Il macro-tema della sicurezza verrà esaminato sabato al polo universitario attraverso le riflessioni e le proposte di otto tavoli tematici: «Beni confiscati», «Ambiente e Territorio», «Sicurezza urbana e Tutela penale», «Criminalità organizzata: infiltrazione nell'economia legale», «Terrorismo», «Immigrazione e tratta degli esseri umani», «Cyber-Security», «Dipendenze, Sicurezza e Società».
Domenica saranno tirate le somme dai coordinatori dei tavoli tematici che illustreranno le conclusioni e le proposte emerse dalle giornate di studio. «Dopo la conferenza sul lavoro dello scorso anno - ha spiegato De Luca presentando l'evento - ora analizziamo il tema della sulla sicurezza che è decisiva per la vita dei cittadini: dobbiamo garantire la scurezza urbana, per troppi anni nelle città i cittadini sono stati abbandonati a loro stessi e occorre anche un intervento duramente repressivo, senza avere paura delle parole. Ma dobbiamo anche sapere che i temi da affrontare sono il diritto allo studio, il recupero dei quartieri, la lotta al cyber bullismo, le nuove dipendenze da alcol, nuovi stupefacenti, ludopatia».
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