Napoli, al via la cooperazione tra Unione Industriali e Sindaci della Città Metropolitana

Napoli, al via la cooperazione tra Unione Industriali e Sindaci della Città Metropolitana
di Emiliano Caliendo
Mercoledì 29 Giugno 2022, 21:34 - Ultimo agg. 21:54
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«Attraverso una partecipazione così vasta di sindaci stiamo pagando una cambiale. E noi di solito siamo abituati a pagarle. La sottoscriviamo con convinzione, sicuri poi di avere la capacità di far fronte ai nostri impegni. L’Unione Industriali è a vostra disposizione». Ironizzando, ma non troppo, il presidente dell’Unione Industriali Napoli Costanzo Jannotti Pecci fissa la portata della proposta che da Palazzo Partanna arriva alla Città Metropolitana di Napoli e a tutti i comuni della sua area territoriale: la creazione di un nuovo modello di relazioni tra mondo dell’impresa e istituzioni. L’occasione per parlarne è stata proprio il confronto organizzato tra gli industriali napoletani guidati da Jannotti Pecci e il sindaco di Napoli (e di Città Metropolitana) Gaetano Manfredi, insieme a buona parte dei sindaci dell’area metropolitana di Napoli, tenutosi nella Sala D’Amato della sede napoletana di Confindustria a piazza dei Martiri. L’invito ai 92 sindaci della provincia di Napoli – accettato da ben oltre la metà dei primi cittadini - non è stato dunque casuale, come ha sottolineato Jannotti Pecci nel suo intervento iniziale: «Lo sviluppo del nostro territorio non può prescindere da una visione di area vasta, escludendo logiche da compartimenti stagni, limitati ai confini di una cinta daziaria comunale».

L’Unione Industriali ha avanzato dunque una serie di proposte, ben accolte dal sindaco Manfredi. La più innovativa - e che segna sicuramente una svolta del nuovo corso di Jannotti Pecci a Palazzo Partanna – è data dalla costituzione di Raggruppamenti territoriali d’imprese, suddivisi in sette macroaree a livello provinciale, identificabili per vocazioni economiche e contiguità fisiche. Questi serviranno a sviluppare un rapporto di sempre maggiore prossimità tra l’associazione datoriale e le imprese rappresentate. «Questi nostri Raggruppamenti avranno rilevanza nell’ambito dei nostri organi decisionali per tutto quello che riguarda progetti e criticità emersi dal territorio e consentiranno, con la vostra disponibilità, di dare più continuità e sostanza al confronto con le amministrazioni locali», ha rimarcato il leader dei capitani d’industria partenopei rivolgendosi alla platea di sindaci. Resta poi il nodo centrale del Pnrr: «Una delle cose che sta emergendo da alcuni mesi è che gli enti locali, ma comunque tutti quelli che sono destinatari dei fondi del Pnrr, hanno enormi difficoltà soprattutto qui nel Mezzogiorno a progettare e predisporre la documentazione necessaria ad utilizzare i fondi. Come Unione Industriali in una logica di sussidiarietà vogliamo dare la nostra disponibilità a consentire che questi progetti e proposte vengano elaborati». Jannotti Pecci cita un esempio su tutti ovvero quello del progetto «Green – Great Resilience Enviromental East Naples» elaborato dalla Fondazione Mezzogiorno (ente partecipato, tra gli altri, dall’Unione Industriali) e recepito, grazie al Ministero per il Sud, dai Comuni coinvolti nel Contratto Istituzionale di Sviluppo Vesuvio-Pompei: «Intendiamo replicare quel modello di partenariato con tutti i Comuni della Provincia laddove riterranno di fare riferimento a noi e di condividere con noi le scelte future.

Credo sia un modo corretto e soprattutto in linea con gli obiettivi del Pnrr».

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Tanti assist, tutti colti al balzo dal sindaco Manfredi, che ha ascoltato con attenzione le lamentele di molti sindaci dell’area Metropolitana sulle difficoltà nel mettere a terra i progetti del Pnrr e non solo. «Sicuramente le amministrazioni locali hanno grandi impegni sul Pnrr. Per questo motivo – evidenzia Manfredi - è importante che ci siano dei partenariati pubblico-privato che aiutino le amministrazioni nella realizzazione dei progetti». «Questo incontro con Unione Industriali – prosegue - e tutti i Comuni della Città Metropolitana è importante perché va nella direzione giusta che è quella di creare sinergie e lavorare insieme per fare in modo che ci sia la capacità d'intercettare risorse e di spenderle bene per dei progetti nell’interesse dei cittadini». Città Metropolitana – «che con il Comune di Napoli sta ottenendo notevoli risultati nel reperimento delle risorse del Pnrr», ricorda Manfredi – è dunque pronta a fare la sua parte anche a supporto delle amministrazioni comunali del suo territorio. «Abbiamo spesso norme eccessivamente vincolanti, troppa burocrazia – aggiunge l’ex rettore -. Serve quindi un percorso di semplificazione che del resto era previsto nel Pnrr. Poi va fatta un’attività di supporto tecnico e amministrativo agli enti locali, ovviamente lo farà e lo sta facendo con grande impegno Città Metropolitana ma servirà anche il sostegno dei partenariati pubblico-privato, che potrebbe essere molto utile soprattutto per i comuni più piccoli che hanno difficoltà ad accedere a procedure di estrema complessità».

Tra il primo cittadino e il capo degli industriali non è mancato uno scambio di battute a distanza sull’adeguatezza di certi luoghi destinati ad alcuni grandi eventi, non ultimo il Pizza Village sul Lungomare che ha mandato in tilt il traffico cittadino nei giorni della kermesse. «Serve un’organizzazione diversa e adeguata, che faccia sedere intorno a un tavolo tutti coloro che hanno una responsabilità: non solo gli organizzatori ma anche chi governa il territorio», è il monito di Jannotti Pecci. «Ovviamente – aggiunge - un evento del genere va valorizzato perché riguarda un prodotto identificabile con Napoli, famoso in tutto il mondo. Con questo non intendo dire che gli eventi non vadano fatti sul Lungomare, ma che per luoghi così sensibili serve un’organizzazione particolare. Altrimenti ci sono posti più idonei come la Mostra d’Oltremare o il Centro direzionale». Manfredi precisa che per il Pizza Village «c’è una tradizione che abbiamo rispettato perché c’erano degli impegni già presi per lo svolgimento sul Lungomare di questa iniziativa, che alla fine è stata un successo». «C'è stata una partecipazione enorme di tanti turisti e giovani: un grande momento di socialità. È ovvio – puntualizza Manfredi - che dobbiamo adesso fare una valutazione su quanto successo e capire quali sono le necessità in termini di mobilità, parcheggi e servizi per fare in modo che questi eventi siano compatibili con quello che poi è lo sviluppo dell'evento stesso. Da un altro lato bisogna anche valutare di distribuire in altre parti della città questi eventi in maniera da coniugare lo sviluppo di eventi importanti con servizi che siano maggiormente fruibili per i cittadini». Il sindaco pensa quindi anche alla Mostra d'Oltremare nel senso di location alternativa: «Stiamo mettendo in campo un piano di rilancio della Mostra d'Oltremare. Vogliamo potenziarla come grande polo non solo fieristico ma anche di intrattenimento; quindi, sicuramente la Mostra con la riapertura della Linea 6 della Metropolitana può diventare una location molto significativa per eventi di questo tipo».

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