Recovery plan a Napoli, l'idea della Clemente: «Una cabina di regia per coordinare gli interventi»

Recovery plan a Napoli, l'idea della Clemente: «Una cabina di regia per coordinare gli interventi»
Giovedì 6 Maggio 2021, 19:49 - Ultimo agg. 20:40
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Questa mattina presso l’Istituto di Cultura Meridionale si è tenuto l’incontro “Napoli, una città europea dal piano strategico al Recovery plan” con la partecipazione dei maggiori esponenti delle istituzioni, degli enti e delle categorie produttive e sociali: Alessandra Clemente (Assessore Politiche Giovanili, Comune di Napoli), Donatella Chiodo (Assessore alle Politiche Sociali, Comune di Napoli), Amedeo Manzo (amministratore unico Napoli Holding), Federica Brancaccio (Presidente di Federcostruttori), Remo Minopoli (Presidente della Mostra d’Oltremare), Antonio Izzo (Presidente di Federalberghi), Domenico De Crescenzo (Presidente del CUP – Consulta Unitaria delle Professioni), Andrea Annunziata (Presidente dell’Autorità Portuale del Mar Tirreno Centrale), Francesco Floro Flores (Commissario Straordinario di Governo per Bagnoli), Gennaro Famiglietti (Presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale), Maria Caputo (consigliera delegata della Mostra D’Oltremare)

In questo contesto Alessandra Clemente ha lanciato una proposta concreta: creare una cabina di regia inter-istituzionale per coordinare i diversi interventi sul territorio del recovery-plan e degli altri fondi previsti.

«I progetti presentati dal Comune di Napoli saranno occasione per costruire tavoli di confronto in cui attraverso la partecipazione, l’ascolto e la forte sinergia con le forze sociali e istituzionali dare il via ad una nuova stagione per la nostra città. La priorità è costruire pagine di miglioramento della vita delle persone e un’agenda sostenibile di priorità attraverso una visione complessiva e un metodo di lavoro inclusivo che ora dobbiamo riempire di contenuti».

Durante la giornata sono stati inoltre presentati gli interventi per l’ammontare di circa 1,5 miliardi di €proposti dal Comune di Napoli e contenuti nel Recovery Plan:

Missione 1: Infrastrutture e mobilità 753 milioni di €

                        Metro linea 6                                     420 milioni di € 

                        Metro linea 1                                     220 milioni di €

                        41 strade                                            68 milioni di €

                        Sottopasso Via Brin/Via Ausilio         45 milioni di €

Missione 2: Equità, inclusione sociale e territoriale 630 milioni di €

                        Piano ERP                                           227 milioni di € 

                        Taverna del Ferro                                65 milioni di €

                        Restart Scampia                                   63 milioni di €

                        Real Albergo dei Poveri                     150 milioni di €

                        Centro Storico UNESCO                     100 milioni di €

                        Anziani e Minori                                   25 milioni di €

Missione 3: Rivoluzione verde e transizione ecologica 114 milioni di €

                        Sicurezza del territorio                      40 milioni di €

                        Parco Urbano Lineare                        40 milioni di €

                        Sistemi Fognari                                  32 milioni di €

                        Raccolta differenziata                          2 milioni di €

Missione 4: Digitalizzazione e Innovazione 33 milioni di €

                        Fibra ottica di proprietà                     28 Milioni di €

                        Servizi di Connettività                          5 Milioni di €

Il Recovery fund, o Next generation Eu, come definito a livello comunitario, è uno strumento pensato per la ripresa economica nelle nazioni maggiormente colpite dal virus, che prevede finanziamenti per un ammontare pari a 750 miliardi di euro (390 a fondo perduto e 360 di prestiti).

Per l’Italia sono stati previsti circa 209 miliardi (81,4 in sussidi e 127,4 in prestiti), che serviranno per favorire lo sviluppo del Paese su temi come digitalizzazione, ambiente, efficienza energetica, riconversione industriale e altro ancora. I comuni svolgeranno un ruolo strategico nell’impiego delle risorse del Recovery Plan e il prossimo sindaco della città di Napoli dovrà orientare tutta la sua azione amministrativa sul corretto e efficace utilizzo di queste risorse.

«Il prossimo Sindaco di Napoli dovrà attuare gli investimenti derivanti dal programma “Next generation UE. Intendo farlo coinvolgendo la città, ascoltando le parti sociali e le imprese. È la volta buona per costruire un futuro rigoglioso per questa città».

«Recovery Plan come Recovery Sud. Rendere opportunità reali queste risorse per la nostra città e che non ci siano differenze di distribuzione delle risorse tra NORD e SUD del Paese è l’assoluta priorità. Inoltre, tali risorse nel 2048 dovranno essere restituite, il programma è denominato, non a caso, “Next Generation” per questo ritengo che le nuove generazioni, attraverso un patto generazionale solido, siano quelle che debbano esprimersi sulle priorità e quelle che debbano avere la responsabilità di fare e di fare bene» ha concluso Clemente. 

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