Napoli, il ministro per il Sud Carfagna
incontra Battaglia: «Mi ha commosso»

Napoli, il ministro per il Sud Carfagna incontra Battaglia: «Mi ha commosso»
Mercoledì 21 Luglio 2021, 20:23 - Ultimo agg. 20:48
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Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna ha incontrato nel pomeriggio l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia. «Ho letto con attenzione e in certi passaggi con commozione l'accorato appello alla politica dell'arcivescovo - ha spiegato Carfagna ai cronisti a margine della sua visita all'Albergo dei Poveri - e credo che sia un appello che invita a guardare oltre i numeri che spesso leggiamo nelle fredde statistiche del Mezzogiorno, perché oltre i numeri ci sono le persone ed è quello che don Mimmo, come lui ama essere chiamato, ci invita a guardare. Personalmente è un appello che ho fatto mio e che continuo a fare, che ho fatto mio già da tempo».

Carfagna ha sottolineato di aver «sempre considerato la politica come uno strumento per proteggere e tutelare gli ultimi, e anche la stesura, la redazione, la costruzione del Pnrr, per quanto riguarda le parti di mia competenza, vanno in questa direzione.

Don Mimmo ci invita a concentrarci su tre priorità: giovani, donne e Mezzogiorno. Sono questi gli obiettivi che abbiamo cercato di fare nostri e che cercheremo di perseguire ancora con maggiore convinzione. Quando si parla di donne, di giovani, naturalmente la prima cosa a cui si fa riferimento e che viene in mente è la necessità di includerli nel mercato del lavoro, perché il lavoro, la formazione e l'istruzione rappresentano le uniche alternative alla rassegnazione, ma anche alla strada e alla criminalità».

Sull'Albergo dei Poveri «credo che la strada migliore sia quella di siglare immediatamente un accordo di programma quadro tra Ministero per il Sud, Ministero della Cultura e Comune di Napoli per partire immediatamente con un'attività di riqualificazione e di recupero che abbia un obiettivo certo».

«Si tratta di un'opera di riqualificazione enorme - ha spiegato Carfagna oggi in visita alla struttura voluta da Carlo di Borbone - per cui non basta soltanto inserire l'opera nella linea di finanziamento del Pnrr, ma bisogna immaginare una governance efficace e soprattutto azioni che siano realizzabili nel giro di 5 anni. Il concorso di idee bandito qualche settimana fa ci ha fornito spunti molto interessanti, sono arrivate 200 proposte: molte vanno nella direzione di recuperare una dimensione socio assistenziale con un'attenzione alla fasce più deboli della popolazione, altri suggerimenti vanno nella direzione di insediare in questo complesso una sede museale, magari anche di farne la sede della Biblioteca nazionale, altri chiedono giustamente di mettere questo complesso a disposizione soprattutto dei giovani e delle donne, con progetti di recupero di giovani e donne e di inclusione sociale».

Alla domanda se per l'accordo di programma quadro si attenderanno le elezioni amministrative, ha detto Carfagna, «credo che si possa fare anche adesso per quanto riguarda la cornice regolamentare e normativa, non penso che sia una mancanza di rispetto nei confronti del futuro sindaco. Tra l'altro mi pare di capire che anche nelle dichiarazioni dei candidati l'obiettivo comune sia quello di concentrare attenzione e risorse sulla restituzione alla città di questo straordinario edificio. Per i dettagli credo che sia opportuno aspettare l'esito delle elezioni comunali». 

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