Circolo Posillipo al voto, domani l'assemblea: soci divisi sull'acquisto della sede

Circolo Posillipo al voto, domani l'assemblea: soci divisi sull'acquisto della sede
di Cristina Cennamo
Sabato 15 Settembre 2018, 12:00
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Sono ore di tensione quelle che stanno vivendo i soci del Circolo Posillipo. Domani infatti la compagine sociale sarà chiamata ad esprimersi in merito alla questione che poi preme a tutti: l'acquisto della sede. Un momento a dir poco cruciale, insomma, rappresentato nella sostanza dalla tanto temuta assemblea straordinaria del Circolo Posillipo: i soci del sodalizio sportivo sono infatti stati formalmente invitati ad esprimersi una volta per tutte, senza possibilità di ulteriori ripensamenti o spaccature interne. A motivare la riunione sociale è stato del resto un annuncio ufficiale del padrone di casa ovvero il Comune di Napoli, che a mezzo stampa e attraverso una comunicazione diretta al club stesso, ne ha annunciato la vendita. Chi c'è, c'è. Ovvero: se non lo farà il Posillipo, potrebbe approfittarne in seconda battuta qualche imprenditore facoltoso. Una brutta prospettiva per i soci posillipini, molti dei quali frequentano la struttura come una seconda casa essendoci cresciuti in qualità magari di figli di socio. A tutti loro, il presidente rossoverde Semeraro ha indirizzato il più classico, ma forse anche il più sentito, appello al voto. «L'Assemblea è importante perché in quell'occasione dovrà deliberare se acquistare o meno il Circolo. È chiaramente scontato che l'unica scelta possibile sia l'acquisto ma sarà fondamentale stabilirne le modalità». Parole che pesano come macigni, soprattutto nelle tasche di tanti che magari non sono d'accordo con una prospettiva di spesa. Ma Semeraro è intenzionato ad andare fino in fondo e alla missiva ha allegato le relazioni in merito all'acquisto redatte dal notaio Francesco Rizzo e dall'avvocato Francesco Rispoli. Il quale, in sintesi, a sua volta precisa: «Il Comune sottopone vincoli assolutamente improponibili e relative rinunce da parte degli acquirenti e non indica i dati catastali. Domando ai consoci come è possibile deliberare di esercitare un diritto di prelazione su queste basi?». La tensione, insomma, è alta. Sarà acquisto o rinuncia? Ai soci, a questo punto, la sentenza, più ardua che mai.
 
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