Napoli, fumata nera al consiglio comunale: asse tra DeMa e Lsu per il via libera al bilancio

Napoli, fumata nera al consiglio comunale: asse tra DeMa e Lsu per il via libera al bilancio
di Luigi Roano
Venerdì 13 Novembre 2020, 10:48 - Ultimo agg. 11:31
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Flop, questo è il segno distintivo del Consiglio comunale. Ieri però ci si aspettava che l'apertura della seduta la garantissero le opposizioni che sulla carta hanno i numeri per battere il sindaco Luigi de Magistris e la sua squadra sul bilancio. Nella sostanza mandarlo a casa. Invece la scelta di campo è stata quella di non entrare. E questo perché si sono contati quelli delle opposizioni, e hanno scoperto che per arrivare a 18 numero minimo per respingere la proposta di bilancio ne mancavano quattro di eletti del popolo. Di qui la scelta di non far partire la seduta perché a quel punto gli arancioni che i 18 ce li avevano potevano approvarsi il bilancio e salvare la consiliatura. Resta da capire perché nel giorno del resa dei conti - spostato a lunedì - ci siano state tutte queste defaillance. Ieri - tuttavia - sono accadute tante altre cose.

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IL VIDEO
C'è il caso di un video che vede il sindaco arringare un centinaio di lsu - lavoratori socialmente utili - storici che aspettano di essere assunti da anni che si sono fatti trovare fuori al Maschio Angioino. Ai quali il sindaco fa un discorso breve ma molto chiaro: «Dovete darci una mano a convincere a votare il bilancio perchè i soldi per assumervi ci sono». Toni calmi quelli di de Magistris, però quella richiesta di aiuto dell'ex pm gli lsu l'hanno interpretata in maniera molto estensiva ed è sfociata in una quasi rissa ai danni dei consiglieri delle opposizioni. La disperazione degli lsu li ha portati a individuare nei consiglieri delle opposizioni i nemici.

Anche se la manovra la vara il sindaco e l'assessore alle finanze Enrico Panini che già nella precedente manovra ha sfilato i soldi delle assunzioni per sanare i debiti fuori bilancio. A farne le spese più di tutti i due consiglieri de La Città Roberta Giova e Diego Venanzoni e uno di Italia Viva ex di de Magistris Gabriele Mundo. Urla, qualche minaccia, insulti copiosi e una quasi rissa. Sono intervenuti quelli della Digos a sminare la situazione. Mundo nell'andare via si è preso calci nella portiera dell'auto. Mentre quelli della maggioranza - sindaco in testa - non sono stati sfiorati da nessuna contestazione, anzi qualche consigliera barricadera ha anche comiziato più che smorzare i toni.

Video


I NUMERI
Lunedì 16 in seconda convocazione la resa dei conti. Si perché la dicitura «seconda convocazione» implica che basteranno 12 consiglieri comunali per rendere valida la seduta. E gli arancioni celi hanno. Nella sostanza lanciano la sfida alle opposizioni che sulla carta hanno i numeri per bocciare il bilancio ma nella sostanza arrancano. Le posizioni hanno - come si direbbe nel calcio - due risultati su tre a disposizione. Cioè il pareggio significherebbe bocciatura del bilancio. Oggi sulla carta le due fazioni hanno lo stesso numero di consiglieri, 18, con almeno cinque eletti del popolo che però non hanno ancora deciso cosa fare. Ha deciso invece Nino Simeone che è reduce da un delicato intervento chirurgico, dice: «Pronto a venire in Aula in ambulanza se dovesse servire, per far finire l'esperienza de Magistris». Ma i nodi da sciogliere sono almeno altri due. Il primo è che ieri Forza Italia ha fatto sapere che sono state presentate le dimissioni di Mara Carfagna, al suo posto dovrebbe subentrare Armando Coppola. Ma essendo la seduta in «seconda convocazione» non è possibile fare la surroga lunedì perché non si può modificare l'ordine del giorno. Si annuncia battaglia da parte degli azzurri. Il secondo nodo è quello del Consiglio regionale convocato in concomitanza con quello comunale. Nel senso che due consiglieri comunali dell'opposizione, Fulvio Frezza (Più Europa) e Marco Nonno (Fdi) sono anche consiglieri regionali e non potrebbero partecipare a due consigli contestualmente. C'è l'ipotesi rinvio del Consiglio regionale. Ma lo stesso Frezza, che fa parte dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale, è il segretario, ha fatto sapere che non ci sarà rinvio ma lui parteciperà al Consiglio comunale.

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