Napoli, veleni dopo il rimpasto in giunta: ritorno in Consiglio con la maggioranza in bilico

Napoli, veleni dopo il rimpasto in giunta: ritorno in Consiglio con la maggioranza in bilico
di Luigi Roano
Martedì 30 Ottobre 2018, 11:00 - Ultimo agg. 14:27
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Torna a riunirsi oggi il Consiglio comunale - con all'ordine del giorno il welfare e le politiche sociali - dopo il flop sulla mobilità per mancanza di numero legale. È la prima seduta dopo il rimpasto di giunta, reggerà questa volta la maggioranza? Certo è che il neovicesindaco Enrico Panini ieri ha debuttato in conferenza dei capigruppo presieduta da Alessandro Fucito - Panini ha avuto la delega ai rapporti con il Consiglio comunale - e ha confermato le sedute monotematiche di oggi, quella di lunedì 5 novembre, aggiungendo una nuova seduta, che si terrà il 16 novembre, data in cui si dovrebbe recuperare la monotematica sulla mobilità. Insomma, il vicesindaco e segretario di demA è convinto che la sua maggioranza questa volta non tradirà. Stanno davvero così le cose? Poche ore e si saprà. Per il sindaco Luigi de Magistris l'ennesima sfida, perché al netto delle sensazioni e delle parole di buonsenso gli scontenti ci sono.

I Verdi sono fuori dalla giunta e fuori dalla maggioranza ma hanno confermato la volontà di non tradire «il patto elettorale con i napoletani» precisando, tuttavia, che il rimpasto di giunta «è stato un atto unilaterale». Oggi ci saranno in Aula? Agorà di Ciro Langella, Nino Simeone e Carmine Sgambati - molto critici con le scelte del sindaco e che fecero mancare il numero legale lunedì scorso - invece non intendono disertare e rilanciano: «Noi siamo quelli che il Consiglio comunale - racconta Simeone - si parlerà di politiche sociali, reddito di inclusione e sostegno alle fasce deboli. Cose molto importanti. La domanda sulla compattezza della maggioranza non la dovete fare a noi di Agorà ma ad altri». Maria Caniglia degli Sfasteriati, molto attiva proprio sul fronte delle politiche sociali, è sulla stessa lunghezza d'onda e fa un ragionamento più articolato: «Noi ci saremo, mancherà Luigi Zimbaldi, ma la sua assenza è giustificata e annunciata da tempo». Sul fronte del rimpasto la giovane Caniglia è determinata: «A me interessa che vengano affrontati e risolti i problemi dei napoletani. La gente che incontro questo mi chiede. La giunta deve dare queste risposte, valuterò gli amministratori e anche i nuovi arrivati da questa prospettiva. Tutti parlano del progetto politico del sindaco de Magistris, le scelte legittimamente le fa lui: ripeto a me quello che interessa è che si diano risposte concrete per risolvere i problemi dei napoletani».
 
Sullo sfondo resta da capire cosa farà Sinistra in Comune di Mario Coppeto. Domani Coppeto terrà una conferenza stampa nel corso della quale annuncerà la posizione del suo gruppo rispetto al rimpasto. Sinistra in Comune non dovrebbe andare controcorrente, non si annunciano strappi, tuttavia poche ore dopo il rimpasto lo stesso Coppeto così fotografò la situazione: «Noi non siano rappresentati in questa giunta ormai da un anno, da quando Ciro Borriello è passato in demA. È l'ultimo rimpasto di questa epoca di de Magistris. Ho rispetto per il sindaco e soprattutto dei cambi di deleghe che ha fatto, mi auguro che la Clemente spinga forte sul patrimonio. La Sinistra lancia la sua sfida sul programma di fine mandato, dobbiamo lavorare sulle questioni amministrative in sospeso». In realtà Sinistra in Comune aspetta il secondo tempo del rimpasto - così è stato definito da de Magistris - che riguarderà l'irrisolta questione delle deleghe da assegnare ai consiglieri comunali, almeno per chi le vorrà, e un turn over anche tra i suoi collaboratori. Sinistra in Comune dall'inizio della consiliatura ha perso due consiglieri comunali: il primo è Ciro Borriello promosso assessore e poi migrato in demA. Al suo posto subentrò Pietro Rinaldi, che a sua volta ha cambiato casacca e si è collocato con gli arancioni. La Sinistra punta ad avere almeno un altro consigliere. E questo può accadere solo se de Magistris mette mano ai suoi «collaboratori»: per esempio se Alessandro Nardi dovesse lasciare il suo ruolo di capo di gabinetto alla Città metropolitana Rinaldi potrebbe prenderne il posto e liberare la casella in Consiglio comunale che vogliono quelli della Sinistra. Ipotesi, ragionamenti, che sono al vaglio del sindaco il quale in questa settimana continuerà a incontrare i gruppi consiliari.

Oggi dunque all'ordine del giorno ci sarà la questione del reddito di inserimento e delle politiche sociali, l'assessore di riferimento è Roberta Gaeta che per qualche periodo ha rischiato anche lei il posto in giunta. È il primo banco di prova per tutta la maggioranza per capire se un po' di serenità, dopo la bufera del rimpasto, è tornata oppure la resa dei conti è ancora in atto.
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