Napoli, dalla villa comunale al Pnrr:
gli impegni del sindaco Manfredi

Napoli, dalla villa comunale al Pnrr: gli impegni del sindaco Manfredi
Sabato 18 Giugno 2022, 13:30 - Ultimo agg. 13:38
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«La Villa comunale di Napoli non si deve ristrutturare, si deve rifare. Lo faremo con i fondi del Comune e con quelli del Pnrr, abbiamo praticamente riti i progetti della richiesta che si deve presentare entro il 30 giugno. Ci sono progetti sulla Villa Comunale e sul Virgilano». Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nel corso del «Sabato delle idee». «Sull'acquisizione delle risorse del Pnrr - ha spiegato Manfredi - non ho più preoccupazioni, avremo le risorse ma dobbiamo spenderle e bisogna migliorare la parte amministrativa del Comune per farlo. Per questo facciamo un concorso per acquisire le competenze dei giovani che ci spingano sulla spesa delle risorse. Stiamo avedo risultati anche sui trasporti visto che abbiamo vinto il progetto Pnrr con Roma e Milano per trasformare il parco bus della città immetendo in circolazione molti bus elettrici. I primi bus elettrici arrivano entro la fine del 2022 e in progressione ne avemo in tutto 200».

Manfredi ha parlato di una nuova fase della sua consiliatura, quella degi investimenti in generale: «Iniziamo nuova fase - ha detto - dopo l'approvazione del bilancio che è passato in giujtna e ora deve essere approvato dal Consiglio comunale.

Prima lavoravamo con il bilancio vecchio, senza soldi, penso al fatto che le Municipalità avevano 100.000 euro l'anno in tutto e sulla manutenzione avevano zero euro. Il bilancio insieme all'accordo firmato con il governo per evitare il dissesto del Comune ci permettono di lavorare, alrimenti non parlavamo di come migliorare trasporti e rifiuti, perché se il Comune fosse in dissesto non li avevamo proprio più. Napoli è la più indebitata città d'Italia, ha cinque miliardi di buco costruiti negli anni che chiaramente sono una zavorra con cui ci confrontiamo in predissesto. Non partiamo dall'idea che non ci sono i soldi, è così ma se ci pensiamo non facciamo niente alla fine. Anche se abbiamo poche risorse si possono fare cose, come assumere personale che non si assumono da dieci anni».

 «Con Enzo de Luca ho un ottimo rapporto, con la Regione lavoriamo bene. Non ho motivi per dire che il rapporto non sia buono, stiamo collaborando bene», ha aggiunto Manfredi, parlando del suo rapporto con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, e ha spiegato: «È chiaro che svolgiamo due ruoli diversi, Enzo è il presidente della Regione e guarda a un interesse più generale che riguarda la regione, io faccio il sindaco di Napoli e della Città metropolitana e devo necessariamente guardare agli interessi della città e dell'area metropolitana. È un rapporto ottimo e molto corretto, anche dialettico ma è parte delle cose, della dinamica del rapporto istituzionale. Credo che l'interesse mio e di Enzo sia quello di fare bene per la città, per l'area metropolitana, per la regione. Napoli e la sua area metropolitana sono il 60% della regione, perciò dobbiamo fare insieme bene per questi territori che sono importantissimi». 

Quanto al turismo, «oggi Napoli è il vero motore della Campania, ha sulle spalle tutta la regione e tutto il Mezzogiorno e avvertiamo questa grande responsabilità. È il grande hub; mentre prima era un semplice luogo di passaggio, oggi i turisti vengono a Napoli e fanno base qui, per poi visitare Ischia, Capri, Sorrento, Pompei. I dati dei pernottamenti e degli arrivi lo dimostrano, i dati di prolungamento dei pernottamenti a Napoli sono impressionanti. Prima Napoli era un posto dove si dormiva una notte, adesso 4 notti»: Il ruolo di «hub» turistico di Napoli, ha sottolineato Manfredi, è anche di «grande responsabilità: dobbiamo garantire la qualità dei servizi e dell'accoglienza, perché poi il nostro lavoro beneficiano le isole, la costiera sorrentina, beneficia l'area flegrea, il Vesuvio, le aree interne. Napoli è il motore della Campania, oltre ad essere il motore del Mezzogiorno. Dentro a questo motore dobbiamo mettere la benzina, lo dobbiamo ben manutenere e ben guidare. Se vogliamo far crescere la nostra regione, la città è determinante. Ma anche il Mezzogiorno, perché senza Napoli non so dove andiamo». Manfredi ha spiegato di «avvertire questa responsabilità, che non riguarda solo i cittadini che mi hanno votato ed eletto. Noi abbiamo sulle spalle molte più persone, Napoli ha sulle spalle tutta la Campania e tutto il Mezzogiorno. Dobbiamo tornare a questa consapevolezza. Quando diciamo 'essere capitalè non significa fare una dichiarazione nostalgica o di autocompiacimento, significa dire che abbiamo responsabilità nei confronti di chi vede in noi l'essere una capitale. È un atto di responsabilità». 

Resta il nodo trasporti. «Il 15 giugno è stata fatta l'ultima prova in linea dei nuovi treni della metropoltana di Napli, Linea 1. Aspettiamo il report finale del ministero per avere l'esercizio, spero di mettere il primo treno nuovo sui binari entro la fine di questa estate», ha concluso Manfredi, spiegando che «dopo la messa in circolazione del primo treno, le regole prevedono che se ne metta in cirolazione uno al mese nuovo, quindi mi aspetto che ne possiamo metterne dieci treni uno entro un anno da oggi». Mafredi ha parlato anche della Ojnea 6 della metropolitana di Napoli spiegando che »è stata fatta senza una stazione in cui mettere o togliere i treni dal percorso. Quando sono stato eletto mi hannod etto che entro il 31 dicembre bisognava presentare il progetto per i 300 milioni di finanziamenti dell'Ue, li abbiamo presentati regolarmente il 30 dicembre per fare la stazione di testa a via Campegna. Ora il mio obiettivo è aprire la Linea 6 entro la fine di quest'anno, ma con i treni di Italia '90 che abbiamo trovato lì sotto e non possiamo toglierli, perché come dicevo manca la stazione. Comunque ora apriamo dalla Riviera di Chiaia a Fuorigrotta, per arrivare a Piazza Muncipio penso alla fine del 2023»

Infine, il sindaco è intervenuto sul concerto di Gigi D'Alessio in piazza del Plebiscito: «È stato molto emozionante. Una straordinaria festa di popolo, che ha rilanciato il talento e la bellezza di Napoli in tutta Italia grazie alle splendide immagini televisive. Sono soddisfatto che tutti i servizi comunali abbiano funzionato al meglio: una grande prova di tenuta per l'intera città».

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