La crociata di De Luca contro Pagano: «Il prefetto avalla le scelte politiche»

La crociata di De Luca contro Pagano: «Il prefetto avalla le scelte politiche»
di Adolfo Pappalardo
Sabato 27 Luglio 2019, 08:30 - Ultimo agg. 11:44
3 Minuti di Lettura
«È intollerabile perché sporca l'immagine di Napoli e della Campania. Abbiamo dato l'anima per rilanciare l'immagine con le Universiadi ed è intollerabile fare scelte che sporcano questa immagine», attacca il governatore De Luca per tornare sulla decisione del Viminale di spedire una commissione d'accesso, per le vicende dell'ospedale San Giovanni Bosco in particolare, presso l'Asl di Napoli 1. E via, di nuovo, con gli attacchi al prefetto di Napoli Carmela Pagano, al ministro Salvini e ai grillini «i nemici di Napoli e della Campania. Una grande palla sollecitata dai grillini, una buffonata politica, propagandistica, intollerabile, che sporca l'immagine di Napoli». Naturale, a stretto giro, le repliche di Carroccio ed M5s.
 
Pur rallegrandosi come due giorni fa i tecnici del Mef abbiano certificato positivamente i parametri per uscire dal commissariamento della sanità campana, De Luca non riesce a digerire affatto il provvedimento del Viminale. E se per 24 ore aveva stoppato almeno le critiche contro il prefetto, ieri non riesce a trattenersi. «È intollerabile perché c'è già un'indagine in corso, quindi che necessità c'è? È una grande palla sollecitata dai grillini nemici di Napoli e della Campania. Hanno interesse solo a fare propaganda», attacca subito il governatore dalla sua consueta tribuna politica su una tv locale salernitana. Subito dopo tira sciabolate al prefetto Pagano. Accuse durissime le sue per un alto funzionario di polizia: «Aver ceduto a pressioni politiche» per la scelta. «Ha sbagliato il prefetto, so bene che non l'ha fatto lei, ma ha sbagliato a cedere a pressioni politiche. Un anno fa - attacca ancora - le ho inviato una lettera per chiedere l'istituzione di un posto di polizia. Silenzio di tomba. E dopo un anno si manda una commissione».

Poi arriva il turno delle frecciate velenose contro il titolare del Viminale. «Il ministro Salvini ha fatto un comunicato sulla commissione d'accesso all'Asl: manda i tweet ma non posti di polizia negli ospedali. È un fuggitivo che scappa dal parlamento, è il ministro introvabile dell'Interno che, insalutato hospite, dopo i pic-nic russi con i compagni di merende, vuole cambiare la realtà con i tweet». Attacchi riferiti anche all'autonomia differenziata cara al Lega che poco dopo farà infuriare anche il Carroccio lombardo.

«Chi si batte per togliere alla camorra il controllo degli ospedali di Napoli, per De Luca è nemico di Napoli. A nostro avviso il vero nemico di Napoli e della Campania è piuttosto chi, come lui, ha nominato manager e dirigenti incapaci, sotto i cui occhi e sfuggendo a impalpabili controlli, criminali senza scrupoli utilizzavano i nostri nosocomi come base sociale per i loro loschi affari», attacca Valeria Ciarambino, appena rinominata capogruppo grillino in consiglio regionale.

Ma nello scontro s'inserisce anche Paolo Grimoldi, deputato e segretario lombardo della Lega rizelato dalle parole di De Luca secondo cui «all'estero vedono il nostro governo come un cabaret». «Veramente qui il soggetto da cabaret è lui: ogni volta che - attacca il parlamentare leghista - appare in pubblico fa ridere tutti e la gente fa fatica a capire chi sia l'originale tra il vero De Luca e il suo imitatore Crozza. Poi certo all'estero ridono di meno quando vedono le immagini dei cumuli dei rifiuti sulle strade di Napoli o le formiche che invadono i reparti degli ospedali. Il vero governo da cabaret purtroppo è quello della Campania». Infine un'ultima notazione puramente politica. Se il Pd rimane in imbarazzato silenzio per gli attacchi di De Luca al prefetto Carmela Pagano, a gongolare è Forza Italia. Perché da settimana nel partito di Berlusconi si sospetta di un'asse tra il governatore e i leghisti. E con lo scontro sulla commissione d'accesso, sussurrano gli azzurri, «se qualche intesa c'era, ora si è rotta. Definitivamente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA