Napoli, de Magistris sale al Quirinale: «Senza governo rischiamo il crac»

Napoli, de Magistris sale al Quirinale: «Senza governo rischiamo il crac»
di Luigi Roano
Giovedì 31 Maggio 2018, 10:08
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Quindici minuti di colloquio con il capo dello Stato Sergio Mattarella con al centro le problematiche di Napoli a iniziare dal cosiddetto «debito storico e ingiusto». Il Presidente - e non è la prima volta che accade quando Napoli chiede aiuto - risponde presente. Un segnale di attenzione grandissimo. Che fa pensare a un impegno del Capo dello Stato su una problematica che affligge il Comune di Napoli e almeno altri 300 comuni per la gran parte collocati nel meridione. Vale a dire quella dei debiti che arrivano dal passato remoto, e questo al netto della «continuità amministrativa» tra le Istituzioni, un principio costituzionale. Il sindaco Luigi de Magistris è visibilmente soddisfatto del suo tour romano. Da tempo aveva individuato nel Quirinale l'unica Istituzione in grado di potere accogliere almeno le istanze della capitale del Sud. Un segnale forte che parte da Napoli verso chi - come il M5S - ha chiesto addirittura l'impeachment per Mattarella. L'attenzione del Presidente verso la città è tale che al Quirinale de Magistris è entrato esattamente alle 11 vale a dire appena Cottarelli - l'incaricato dal capo dello Stato di trovare il filo giusto per dare un governo all'Italia - ha lasciato lo studio del Presidente. Nonostante il Quirinale di questi tempi sia sostanzialmente la meta di tutta la politica del Paese. Un de Magistris che non ha esitato a sciorinare con grande chiarezza i rischi che corre Napoli. Il crac finanziario, il dissesto economico che comporterebbe la perdita di migliaia e migliaia di posti di lavoro, i conti in rosso delle aziende municipali, l'impossibilità di pagare i creditori con il conseguente fallimento di quelle centinaia di piccole e medie imprese che vivono fornendo servizi alla macchina del pubblico.
 
«Ho espresso al capo dello Stato - racconta il sindaco - preoccupazione per la fase di assenza di un Governo nel pieno delle sue funzioni per la grave ricaduta che può avere per gli enti locali ed ho illustrato al Presidente il peso dei debiti storici ed ingiusti che gravano su alcuni Comuni, Napoli in testa». Nel corso dell'incontro al Quirinale de Magistris ha rappresentato quanto «inaccettabile, pericoloso e ingiusto sia il rischio di dissesto per taluni Comuni, in particolare del Mezzogiorno» e ringrazia il «Presidente per la sua grande attenzione e sensibilità istituzionale«. De Magistris ha ribadito al Presidente «come in un momento storico così delicato, da un punto di vista politico ed istituzionale, c'è chi opera, ogni giorno, in prima linea, in polveriere sociali, garantendo coesione e sviluppo del Paese. I sindaci uniscono l'Italia valorizzando le autonomie dei territori». Questo è un passaggio politico molto forte per marcare le differenze con la Lega e il M5S tanto che de Magistris ricorda come «nonostante le difficoltà e le casse pignorate la città sta raggiungendo grandi risultati soprattutto sul turismo». Insomma, giornata importantissima quella di ieri per de Magistris e la città. Da mesi il sindaco e l'Anci - di cui è vicepresidente anche se il Quirinale ha incontrato l'ex pm come sindaco di Napoli, cosa che avvalora ancora di più il faccia a faccia - chiedono una legge speciale per fare in modo che il debito storico non gravi almeno sulla parte corrente delle finanze di Palazzo San Giacomo in modo da potere garantire i servizi. Il dossier Napoli consegnato a Mattarella - naturalmente - risente molto del timore che il nuovo Governo, se mai vedrà la luce, a trazione leghista e grillina, possa non avere quella sensibilità che altri governi hanno mostrato ad esempio con lo spalma-debiti che ha salvato Napoli appena pochi mesi fa dal default. Non è nemmeno un caso che in questi ultimi giorni il sindaco abbia preso le distanze dai pentastellati in maniera ancora più energica. De Magistris ha definito i grillini «traditori perché in campagna elettorale avevano detto mai con la Lega e invece si sono alleati». Al riguardo è arrivata la replica dei Cinquestelle: «Per il Movimento 5 Stelle, de Magistris non sarà mai l'avversario da sfidare; la sua pessima esperienza politica si estinguerà con quest'ultima consiliatura lasciando il ricordo di una delle peggiori amministrazioni che abbiano mai governato Napoli». Così Maria Muscarà, consigliere regionale M5S. Per il deputato grillino Vincenzo Presutto «il nostro impegno per il Sud è testimoniato anche dalla volontà di avere un ministero ad hoc per il Mezzogiorno».
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