Napoli, De Magistris scaccia i fantasmi del crac: «Debiti per il CR8, la multa non c'è»

Napoli, De Magistris scaccia i fantasmi del crac: «Debiti per il CR8, la multa non c'è»
di Carlo Porcaro
Venerdì 4 Gennaio 2019, 10:00
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Luigi de Magistris si sente animale da elezioni. Ogni volta che cade un appuntamento con le urne, prova a dire la sua: se non si presenta direttamente, gli esiti sono spesso mediocri. Forte dei conti dell'Amministrazione a posto, senza più rischi sanzioni, vuole recitare un ruolo da protagonista. A maggio la sfida delle Europee è troppo ghiotta per chi ambisce a realizzare una grande impresa, ovvero creare un soggetto terzo con chiara ispirazione a sinistra - tra l'asse sovranista Salvini-Lepen e quello europeista Merkel-Macron. Nell'intervista concessa a Televomero nella trasmissione condotta da Fabiola Conson, il sindaco di Napoli si è detto pronto a indossare i panni del candidato seppur col grande rammarico di dover abbandonare il Comune prima del tempo. Tra il populismo sempre più spinto a destra e la sinistra che non riesce a coinvolgere le fasce deboli, la nuova Terza Via (niente affatto riformista come quella che propose Blair dalla Gran Bretagna) cerca di insinuarsi e raccogliere consensi.
 
I conti sono più al sicuro di prima «grazie alla norma inserita in Finanziaria non c'è più la sanzione da 85 milioni per la vicenda Cr8» e quindi de Magistris come detto vede molto sereno l'orizzonte. Il dubbio interpretativo c'era «ma abbiamo approfondito ed è stato chiarito che la sanzione non grava più sul Comune». Ossigeno puro per le casse comunali, soprattutto perché tale somma non era stata inserita tra i debiti in bilancio. Se il Comune vede sereno l'inizio del 2019, restano i conflitti con la Regione. «De Luca ha difficoltà persino a stringere la mano, sinceramente questo atteggiamento non aiuta». Nel merito degli argomenti, il sindaco ha precisato: «Sul Collana non abbiamo colpe, siamo vittime di un pasticcio fatto prima da Caldoro e poi da De Luca. Ora però è stato inserito tra i luoghi delle Universiadi e avrà una nuova vita finalmente». Quanto ai trasporti, di cui Napoli dovrebbe diventare «capitale» proprio quest'anno, «è arrivato un bel segnale a Capodanno con il prolungamento degli orari». «Arriveranno dodici treni per la metropolitana e bus nuovi, avvieremo il tram di via Marina: puntiamo così a migliorare i servizi ai cittadini già prima delle Universiadi». Sul fronte interno, nomine varie e porte che si aprono e chiudono, ha chiarito che il presidente dimissionario di Mostra d'Oltremare Donatella Chiodo è andata via «perché ha vinto concorso all'Università».

«Non vorrei lasciare prima del tempo Palazzo S.Giacomo», è stata la premessa del primo cittadino. Vorrebbe portare a termine il secondo mandato, ma si sta organizzando da tempo per vestire nuovi panni e tentare il grande salto.

Il rimpasto di giunta ha avuto questa ragione. «Ma la sfida è troppo importante se ci sono le condizioni giuste per dare vita ad un'area terza: di recente ho sentito i vertici di Podemos e Varoufakis (leader di Diem 25, ndr) ha annunciato in tv -. Vorrei guidarla come capolista, entro fine gennaio chiudiamo». Operazione non semplice, considerando per esempio che l'ex ministro greco ha un feeling con Potere al Popolo e non ha gradito l'apertura di de Magistris nei confronti del Movimento Cinquestelle rei di essersi alleati con i populisti.

Di nuovo sulle prime pagine nazionali è finito il sindaco partenopeo. Motivo, sempre Salvini e le sue leggi. De Magistris è tra i sindaci che si battono contro l'applicazione del decreto sicurezza. «Chiederemo di presentare un ricorso per incostituzionalità: ho grande rispetto per Mattarella ma secondo noi ci sono profili di incostituzionalità, vedremo se avremo ragione, ha spiegato. La sicurezza è uno dei motivi che procurano una frattura nel Governo. De Magistris prova ad approfittarne lanciando un appello «agli esponenti grillini che non condividono che Di Maio faccia lo sgabello di Salvini a rompere subito il contratto col Governo». Una letterina a cui qualcuno potrebbe presto rispondere. Ha assicurato infatti che con i pentastellati ribelli si sta sentendo, evidentemente i messaggini di Natale sono serviti a gettare le basi per il futuro. «Tutelare la Costituzione è una priorità».

Tema di drammatica attualità il razzismo negli stadi.«Mi è piaciuto l'intervento del sindaco di Milano Beppe Sala per stigmatizzare la violenza e il razzismo ai danni dei napoletani e del nostro Koulibaly: ci siamo sentiti e promuoveremo un'iniziativa insieme».
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