Napoli, de Magistris: «Stazioni metro chiuse ai clochard». Trapanese: «Non li accogliamo a terra»

Botta e risposta tra l'ex sindaco de Magistris e l'assessore al welfare Trapanese sulle misure in sostegno dei senzatetto e sulla gestione dei fondi

Luigi De Magistris
Luigi De Magistris
Lunedì 23 Gennaio 2023, 10:24 - Ultimo agg. 15:56
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«È sconcertante la decisione dell’assessore al welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese di non autorizzare l’apertura notturna delle stazioni della metropolitana per i senza tetto in queste giornate molto fredde. Si adducono addirittura motivi economici, quando invero le casse del Comune hanno nutrite risorse ma si spende e spande per cose davvero assai opinabili». Lo afferma Luigi de Magistris

«Si aggiunga poi che la nostra amministrazione ha lasciato in eredità una gestione efficace e trasparente delle politiche sociali ed anche 20 milioni di euro tra fondi per i buoni spesa, utenze, taxi e libri somme di cui si sono perse le tracce.

Eppure sino ad ottobre del 2021 la gestione della fase pandemica era stata gestita, anche in collaborazione con le associazioni della città, in maniera impeccabile» prosegue l’ex sindaco di Napoli.

«Forse i fragili non sono una priorità per la nuova amministrazione che è distratta a fare  altro invece che a pensare ai bisogni della popolazione» aggiunge l'ex sindaco. Nel primo pomeriggio arriva la replica di Trapanese, che scrive: «Oggi che il servizio metropolitano è di nuovo a regime ci consente di accogliere le persone dalle ore 24 sino alle 5 del mattino, in funzione del proprio servizio». E accusa, a sua volta: «In questi ultimi anni è mancata da parte della precedente amministrazione la predisposizione di un'accoglienza più dignitosa e duratura invece di concedere ai senza dimora solo una stazione metro». In particolare, «l’ex sindaco dice di aver lasciato 20 milioni di euro alle politiche sociali, eppure mi chiedo perché a ottobre 2021, all’inizio del mio mandato, l’unità di strada era solo una (oggi sono cinque), il dormitorio pubblico con 120 posti letto accoglieva solo 19 persone con una coordinatrice che lavorava da casa (ad oggi abbiamo accolto 70 persone, una nuova equipe composta da quattro enti ognuno con un compito specifico tra accoglienza, parte medica, ascolto e reinserimento sociale, ed una nuova coordinatrice che al mattino si reca sul posto a lavorare di persona). La questione non è economica, seppur bisogna comunicare ai cittadini che l’apertura delle stazioni metro ha un costo di 3.000 euro al giorno a stazione: le persone senza dimora non ci vanno nelle stazioni, lo documentano i report giornalieri di Anm».

Seguono gli interventi messi in campo: «Come giunta Manfredi abbiamo ben pensato di mettere a regime questi fondi condividendo le modalità con gli enti gestori dei servizi dedicati alle persone senza dimora». Ecco come. «Sin da ottobre 2021 abbiamo attivato nell’istituto Tanucci la disponibilità di 15 posti letto a bassissima soglia (si va e si dorme) offrendo loro la cena e una colazione; abbiamo messo a disposizione nel nostro dormitorio pubblico 20 posti letto extra (oltre ai 120) per l’emergenza freddo con la reperibilità 24h; abbiamo offerto altri 7 posti letto sempre nel nostro dormitorio pubblico a bassissima soglia in un locale attiguo al piano terra. Non li accogliamo a terra, come sarebbe successo nelle stazioni, ma in letti con lenzuola e coperte perché anche la solidarietà ha bisogno di essere fatta con dignità e non esclusivamente per l’apparire e per attirare consenso verso l’opinione pubblica». E ancora: «Oggi abbiamo una visione completa del problema, con un'emergenza in divenire, abbiamo investito tutti i fondi possibili, circa 25 milioni solo nel piano di zona oltre al Pnrr, oltre a fondi ministeriali che erano inutilizzati dalla precedente Amministrazione dal 2018 (circa 700 mila euro ad anno) stiamo attivando nuove strutture di accoglienza, abbiamo un protocollo di intesa con Asl e Diocesi. Va poi detto che i 20 milioni di bonus - per esattezza erano 10 ml buoni spesa, 8,3 ml bonus utenze, 3ml bonus taxi - li abbiamo salvati grazie a questa nuova Amministrazione! Dovevano essere spesi entro dicembre 2021 ed ad ottobre 2021 non erano state attivate neanche le procedure rischiando di perderli», conclude Trapanese.

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